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Giorgia Meloni premier? Maria Elena Boschi: "Mai una come te, sovranista e anti europeista"

Vaccino Covid-19, la richiesta delle Regioni: “Aiutare chi ha paura”La Corte costituzionale italiana ha emesso un'importante sentenza sul suicidio assistito,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock chiarendo e ampliando l'interpretazione del requisito del “trattamento di sostegno vitale”: uno dei quattro criteri stabiliti per l'accesso a questa pratica nel 2019 con la sentenza sul caso di Dj Fabo, dal nome di Fabiano Antoniani, il dj rimasto tetraplegico e che nel 2017 aveva espresso la volontà di accedere al suicidio assistito.Data la mancanza di una legge organica italiana sul tema del fine vita, la Corte ha stabilito che i giudici dovranno valutare ogni singola situazione riguardante il suicidio assistito in modo autonomo, basandosi sui principi espressi nella sentenza del 2019. Al contempo, ha ribadito l'urgenza di un intervento legislativo sulla materia, invitando il parlamento e il Servizio sanitario nazionale ad attuare concretamente i principi fissati dalla sentenza del 2019.Cosa dice la sentenzaLa questione legale derivava da un procedimento penale contro tre persone dell'associazione Luca Coscioni accusate di aver aiutato un paziente con sclerosi multipla avanzata a ottenere il suicidio assistito in Svizzera. Il giudice per le indagini preliminari (gip) del tribunale di Firenze ha rilevato che, sebbene il paziente fosse in grave sofferenza e avesse preso una decisione consapevole, non era sottoposto a trattamenti di sostegno vitale, considerati necessari per accedere al trattamento.Pertanto ha chiesto alla Corte costituzionale di rimuovere tale requisito, ritenendolo incompatibile con i principi di eguaglianza, autodeterminazione e dignità. Tuttavia, la Corte ha respinto questa richiesta, dichiarando “non fondate” le questioni di legittimità costituzionale sollevate. Ma la cosa non è del tutto negativa. Infatti, pur avendo confermato il requisito del trattamento di sostegno vitale, stabilito nella sentenza n. 242 del 2019, ne ha ampliato l'interpretazione.Nello specifico la Consulta ha stabilito che vanno considerati “trattamento di sostegno vitale” non solo interventi tecnologicamente complessi come la ventilazione artificiale o l'emodialisi, ma anche procedure apparentemente più semplici, purché essenziali per la sopravvivenza del paziente. Tra queste procedure, la Corte ha esplicitamente menzionato l'evacuazione manuale, l'inserimento di cateteri e l'aspirazione del muco dalle vie bronchiali.

Catello Maresca Chi è: Comunali 2021, il candidato sindaco di Napoli per la coalizione di centrodestraRuby Ter, Berlusconi ancora ricoverato all'ospedale San Raffaele: processo sospeso Richiamo vaccino Covid, Sileri: "Posticipare la seconda dose invece di vaccinare in vacanza"Letta: “Dote ai 18enni pagata con tassa di successione”. Il no di Draghi alla proposta del segretario PDCampania, il Presidente De Luca celebra Ischia diventata isola covid-free

Guglielmo

  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
  • Guglielmo
  • MACD
  • Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock
  • Campanella
  • Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock
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