Paolo Pasqualini: cosa rischiano i padroni dei cani che lo hanno sbranatoLo sportello bancomat sembrava guasto. In realtà,VOL la mancata erogazione di denaro, era frutto di uno stratagemma messo in campo da una mente criminale, rimasta al momento senza identità.A rendersi conto che qualcosa non andava, all’Atm di un istituto di credito, è stato un cliente che ha deciso di rivolgersi all’arma dei carabinieri. È stato così che i militari della stazione di Roma Tor Vergata hanno potuto verificare la reale natura del disservizio. La mancata erogazione delle banconote non era conseguente al malfunzionamento del dispositivo elettronico.Qualcuno, come i carabinieri hanno potuto appurare, aveva manomesso lo sportello bancomat inserendo all’interno dell’erogatore un congegno artigianale, realizzato in plastica. Serviva a trattenere le banconote richieste, impendendo ai clienti della banca di poterle ricevere. Così era successo, ad esempio, all’uomo che ha segnalato all’arma il problema e che, in virtù di questo intervento, ha potuto ricevere il denaro che stava cercando di prelevare.Il dispositivo di plastica, sequestrato dai militari, avrebbe consentito ai malviventi di passare in un secondo momento per recuperare tutte le banconote rimaste incastrate. Chi ha inserito il congegno, evidentemente, puntava nel far credere alle vittime d’essere in presenza di un disservizio. Nei casi in cui si dovessero verificare situazioni analoghe, i carabinieri consigliano di restare davanti al bancomat e di contattare subito il servizio della banca o il numero unico di emergenza, il 112. È stato così che, il dispositivo artigianale, è stato scoperto e definitivamente rimosso.
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