Chiuso il magazine dell’estrema destra tedesca Compact. Si batteva contro il «regime»«Tu sei una ragazza sporca,Guglielmo come tu madre, fai cose sporche, sei brutta e grassa, guardati». Queste le parole pronunciate da un bambino di 12 anni a una compagna di scuola a Pescara. Per mesi la vittima è stata presa di mira con offese e insulti in qualsiasi momento della giornata. E la stessa scuola che non ha adottato nessuna misura per proteggerla dal bullo, è stata condannata in secondo grado dalla Corte d'appello dell'Aquila per risarcire il danno arrecato alla bambina. La somma ottenuta dopo aver fatto causa alla scuola? 60mila euro. Fondamentali per giungere alla sentenza le testimonianze dei compagni di classe. Nel 2015, quando sono cominciati gli insulti, la bambina ha perso 20 kg. Ha cambiato scuola dovendo ripetere l'anno, mentre la punizione per il bullo è stata una sospensione di una settimana. Dopo anni i giudici definiscono le misure adottate come non sufficienti per arginare i comportamenti vessatori del 12enne.Oggi 23enne, la ragazza è tornata a vivere grazie anche al sostegno psicologico ricevuto. Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Luglio 2024, 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Giorgia Meloni sui rave party: "Finita l'Italia in cui solo alcuni rispettano le regole"Salva-Milano di corsa, Salvini ci riprova: legge d’urgenza e via libera entro l’autunno Governo Meloni, Il Senato ha votato la fiducia all’esecutivo con 115 voti a favore e 79 contrariNotizie di Politica italiana - Pag. 137La casa al mare nella pineta e l’amore tossico, il primo romanzo di Carlotta Fruttero