Opzione donna. Ultime indiscrezioni: verso la conferma della versione precedenteEuropa,-investimenti Tovaglieri nelle commissioni Industria, Agricoltura e Commercio: «Difenderò gli interessi della Lombardia da estremismo green»L’eurodeputata bustocca della Lega: «Tra i primi obiettivi c’è la revisione della direttiva Casa Green e la modifica del regolamento sullo stop ai motori diesel e benzina. E sarò a fianco degli agricoltori per tutelare le nostre produzioni» Si sono insediate oggi le nuove commissioni del Parlamento europeo: «Sono fiera – afferma Isabella Tovaglieri, eurodeputata bustocca della Lega – di poter continuare a rappresentare a Bruxelles le eccellenze della Lombardia in settori chiave come l’industria, l’export e l’agricoltura, che ne fanno la prima regione in Italia per la produzione agroalimentare e uno dei quattro motori più importanti d’Europa».Spiega la leghista: «Continuerò infatti le mie battaglie contro l’estremismo ambientalista della nuova maggioranza sia nella commissione per l’industria, la ricerca e l’energia (Itre), dove sono stata riconfermata membro titolare dopo i risultati ottenuti contro la direttiva Case Green, sia nelle commissioni per il commercio internazionale (Inta) e per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (Agri). Nei prossimi anni questi settori affronteranno sfide cruciali, che richiedono da parte dell’Unione un approccio lungimirante e concreto, che non lasci spazio a derive ideologiche». Tovaglieri anticipa che «come fatto nella scorsa legislatura, continuerò a presidiare gli interessi del territorio lombardo, battendomi a difesa del nostro tessuto produttivo, per una transizione giusta, che sia sostenibile anche per le imprese, per i lavoratori e per le famiglie. Tra i primi obiettivi c’è la revisione della direttiva Casa Green nel 2028 e la modifica del regolamento sullo stop ai motori diesel e benzina nel 2026, provvedimenti che mettono a rischio beni indispensabili come la casa e l’auto, e che costeranno ai cittadini decine di migliaia di euro. Sarò inoltre a fianco degli agricoltori per tutelare le nostre produzioni da direttive che, in nome dell’estremismo ambientalista, penalizzano la qualità del Made in Italy, mettono a rischio la salute dei consumatori e minacciano il lavoro di chi custodisce e valorizza la nostra terra». Redazione
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