Ucraina attacca in Russia, Crosetto: "Non vogliamo conflitto più duro"Il governo Meloni ha deciso di riaprire il dibattito sull'energia nucleare in Italia,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock un argomento che ha suscitato molte discussioni nel corso degli anni, soprattutto nell’ambito della transizione ecologica guidata dall'Unione europea. Il ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha recentemente dichiarato a Il Foglio che l'aggiornamento del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), il documento sugli impegni climatici nazionali da presentare alla Commissione europea, includerà il nucleare, definendolo una "via obbligata".Il Pniec è un documento strategico che guiderà il paese verso gli obiettivi energetici e climatici al 2030: si occupa di efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni, oltre a sicurezza energetica e competitività del mercato. Attualmente, secondo i dati l'Italia consuma circa 305 terawattora di energia elettrica all'anno, ma le proiezioni per il 2050 indicano un consumo superiore ai settecento: secondo Pichetto Fratin, le sole energie rinnovabili non saranno sufficienti a coprire questo fabbisogno. Pertanto, è necessario considerare il nucleare, “quello di nuova generazione, non più le grandi centrali ma somme modulari”, ha spiegato il ministro.I prossimi stepLa revisione del Pniec è prevista per il 30 giugno e potrebbe comprendere questa storica novità riguardante il nucleare: secondo il governo, è necessario un passo del genere per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e abbassare il costo dell'energia; questa decisione, nelle intenzioni dell'esecutivo, non vuole sostituire le energie rinnovabili, ma integrarle per raggiungere gli standard di consumo energetico proiettati per il 2050. In particolare, i reattori modulari dovrebbero contribuire per circa il venti percento del consumo energetico futuro.Oltre alla revisione del Pniec, il governo ha avviato un altro passo in questa direzione, affidando a Giovanni Guzzetta, costituzionalista dell'Università di Roma Tor Vergata, l'incarico di definire il quadro giuridico e regolamentare per l'energia nucleare. L'inclusione del nucleare nel Pniec è stata facilitata anche dalla decisione dell'Unione europea di classificare l'energia nucleare come parte della tassonomia verde. La strada, però, è ancora in salita: la piattaforma nazionale per un nucleare sostenibile, avviata a settembre, non ha ancora presentato una roadmap definitiva. Inoltre, il Deposito nazionale per i rifiuti radioattivi, necessario per gestire le scorie nucleari, è ancora in fase di definizione, senza una sede stabilita.
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