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Bonus autonomi di 3.000 euro per alluvione Emilia Romagna: a chi spetta

Lavoro dati Istat 2022: il numero degli occupati torna ai livelli del 2019Il gelso,-Campanella il baco, la seta: convegno su un pezzo di storia del territorio e di GallarateIncontri ravvicinati con bachi vivi e prova di trattura in coda agli approfondimenti storici, culturali, paesaggistici ed economici su una produzione risalente al primo periodo industriale. Appuntamento il 29 giugno al Museo della Società gallaratese per gli Studi patriBozzoli - Immagine Mooroon C’è stato un tempo, agli albori dell’industrializzazione, in cui il distretto di Gallarate eccelleva a livello lombardo e nazionale nella produzione di bozzoli di seta grazie alla spiccata operosità e capacità imprenditoriale dei suoi abitanti. Le piante di gelso erano un elemento caratteristico del nostro paesaggio e l’allevamento dei bachi da seta rappresentava, per molte famiglie, un irrinunciabile reddito integrativo. Questo glorioso passato è tuttavia un fenomeno poco studiato e narrato: vi è infatti un patrimonio culturale sommerso che ha molto da raccontare sulla Città di Gallarate e non solo. Per questa ragione la Società Gallaratese per gli Studi Patri, che dal 1896 promuove lo studio e la valorizzazione del territorio, ha organizzato con la Società Agricola Mooroon una mattinata di studio sulla gelsibachicoltura: sabato 29 giugno dalle 9.30 alle 12.30, presso il Museo Archeologico Storico Artistico della Società Gallaratese per gli Studi Patri, si alterneranno ospiti di grande rilievo con approfondimenti su aspetti storici, culturali, paesaggistici ed economici. Dopo i saluti istituzionali, interverrà il professor Pietro Cafaro, già Direttore del Dipartimento di Storia moderna e contemporanea e docente di Storia economica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, per approfondire gli aspetti economici della bachicoltura nella prima fase di industrializzazione del territorio gallaratese. Massimo Palazzi e Matteo Scaltritti della Società Gallaratese per gli Studi Patri presenteranno  il Manualetto popolare di bachicoltura scritto da Ercole Ferrario ed illustreranno i risvolti paesaggistici dei gelsi e della gelsibachicoltura. Silvia Cappellozza, direttrice del CREA-AA Laboratorio di gelsibachicoltura di Padova (punto di riferimento nazionale per la filiera e la ricerca del settore di cui sono ricorsi recentemente i 100 anni dalla fondazione), darà all’evento cittadino un respiro nazionale ed europeo con la presentazione delle attività del Laboratorio e di ARACNE, un progetto finanziato dall’Unione Europea che si pone l’obiettivo di inventariare il patrimonio della sericoltura per poterlo conoscere e salvaguardare. Ester Praderio e Cesare Coppe racconteranno la sfida del recupero della bachicoltura a partire dall’esperienza della Società Agricola Mooroon, un’azienda agricola che nel 2021 ha avviato le proprie attività con la messa a dimora di circa mille piante di gelso a Gallarate, con l’intento di tornare a produrre seta 100% Made in Italy e certificata biologica in città. Al termine della mattinata sarà possibile vedere i bachi da seta vivi, conoscere il loro ciclo di vita  ed effettuare una prova di trattura della seta con attrezzi tradizionali. L’ingresso è libero. Files:   Locandina convegno Invito Bachicoltura (2.0 MB) C.S.

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