La pace si può fare sempre, se si vuole, anche con la RussiaI ministri dell’Ambiente riuniti alla Venaria reale di Torino hanno raggiunto un’intesa di massima su obiettivi e roadmap. Pichetto Fratin: «Lavoriamo all’accordo politico. L’Italia può fare da apripista»Due obiettivi ambiziosi,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock l’addio al carbone e lo stop all’inquinamento da plastica. E una roadmap, rispettivamente entro il 2035 e il 2040. Sarebbero questi due i primi argomenti sul tavolo dei ministri dell’Ambiente del G7, riuniti oggi e domani per il vertice in corso alla Venaria Reale di Torino, su cui sarebbe stato raggiunto un accordo di massima. Lo ha annunciato il ministro Gilberto Pichetto Fratin: lo stop al carbone, in particolare, è «un’ipotesi che è stata prevista, c'è un accordo tecnico in merito».Oltre ai rappresentanti dei sette paesi, al G7 Ambiente, energia e clima in corso a Venaria reale sono stati invitati vertici delle Nazioni Unite, delle Conferenze Onu sul clima (quella 2023 di Dubai e quella del 2024 che si terrà a Baku), delle agenzie internazionali che si occupano di energia, e di molti Paesi africani, per un totale di una trentina di delegazioni.L’accordo sul carboneI lavori, iniziati questa mattina e che si concluderanno domani, si concentrano sulla transizione energetica e sull’abbandono dei combustibili fossili. In questa direzione va l’accordo di massima raggiunto tra i delegati sullo stop all’uso del carbone entro il 2035. Sul tema, ha spiegato Pichetto Fratin, «manca il timbro politico» ma la direzione è tracciata. «L'Italia può fare da apripista chiudendo prima del 2030, e nel brevissimo periodo per l'Italia continentale, si può parlare di un anno o anche prima», ha ribadito. FattiCop 28, accordo storico: approvata la transizione verso l’addio ai combustibili fossiliPer Simon Stiell, segretario esecutivo dell'agenzia Onu sui cambiamenti climatici (Unfccc), «il G7 dovrebbe prevedere l'eliminazione graduale del carbone entro il 2030, se vuole centrare l'obietto di 1,5 gradi in più di riscaldamento».Nelle bozze del documento finale, che verrà pubblicato domani al termine del vertice, la richiesta sembrerebbe essere accolta ma con una dilazione di cinque anni: lo stop al carbone sarà entro il 2035, e non entro il 2030. In ogni caso, si tratterebbe di un accordo storico.Lo stop all’inquinamento da plasticaCarbone ma non solo. Dal G7 di Venaria Reale escono anticipazioni anche riguardo all’inquinamento prodotto dalla plastica: «Il G7 riconosce per la prima volta che il livello di inquinamento da plastica è insostenibile e si impegna a ridurre la produzione complessiva di polimeri primari per porre fine all'inquinamento da plastica entro il 2040», ha affermato la delegazione francese a margine dei lavori. AmbienteLe 34 parole per salvare il mondo: ecco perché Cop28 può essere una svoltaFerdinando CotugnoNel documento ufficiale ci saranno anche indicazioni per trasformare in politiche concrete gli impegni presi a Dubai lo scorso dicembre in occasione della Conferenza sul clima che, il prossimo anno, si terrà a Baku, in Azerbaigian.© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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