Visco: “Nel nostro paese una recessione è poco probabile”Economia>Su Pil e prospettive future Confindustria teme l’urto della questione gas r...Su Pil e prospettive future Confindustria teme l’urto della questione gas russoPil e prospettive future,trading a breve termine Confindustria prede atto del fatto che il covid non aggredisce più la produzione ma adesso c'è un altro pericolo imminentedi Giampiero Casoni Pubblicato il 29 Maggio 2022 alle 06:08 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataconfindustriaCovidguerra#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Su Pil e prospettive future il Centro Studi di Confindustria teme l’urto della questione gas russo e vede “segnali discordanti”. Da Viale dell’Astronomia fanno sapere che la stima dei costi energetici aggiuntivi è in agguato e che c’è una situazione ambigua, con “rincari e scarsità” che “colpiscono l’industria”, e “i minori contagi che aiutano i servizi. Intanto salgono i tassi”. Il dato è che ci sono più occupati e meno legacci dovuti al Covid, ma anche che la guerra rischia di far crashare il settore energetico e le imprese.Confindustria su Pil e prospettive futureIl Centro studi di Confindustria evidenzia che “nel secondo trimestre 2022 lo scenario per l’Italia resta complicato (dopo il -0,2% del Pil nel primo) per il proseguire del conflitto in Ucraina”. E ancora: “I dati in aprile e maggio confermano il sommarsi di rincari delle commodity, scarsità di materiali, alta incertezza. Il lento affievolirsi dei contagi, invece, potrebbe sostenere i consumi. Nel complesso, però, l’andamento appare ancora negativo“. Poi la nota dolente: CsC avverte anche che un blocco all’import di gas russo “sarebbe un trauma su volumi e prezzi ed avrebbe un “impatto pesante”. Il blocco del gas dalla Russia è il vero nodoGli economisti stimano che “l’eventuale blocco delle importazioni di gas naturale dalla Russia, principale fornitore dell’Italia negli ultimi anni, potrebbe avere un effetto molto forte sull’economia italiana, già indebolita. Tale trauma causerebbe una forte carenza di volumi di gas per industria e servizi e un aumento addizionale dei costi energetici. L’impatto totale sul Pil in Italia, nell’orizzonte 2022-2023, è stimabile in quasi un -2,0% in media all’anno”. Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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