Parla la mamma di un soldato russo morto: “Mi disse che doveva andare, poi nulla più”L’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,criptovalute partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.
Lugansk, ci sarà presto un referendum per l'annessione alla Russia?L’esperto: “Vi spiego cosa fanno davvero i contractors in guerra” Odessa, mentre costruiscono barricate sulla spiaggia suonano i Bon Jovi: la band ha postato il videoMorta nei cieli dell’Ucraina la prima donna pilota dell’aviazione di KievCina, portavoce del Ministero degli Esteri: "Cooperazione con la Russia non ha limiti"