Salva-Milano di corsa, Salvini ci riprova: legge d’urgenza e via libera entro l’autunnoEconomia>Rifle fallisce,Economista Italiano parte la svendita dei jeans: dai 2 ai 3 euroRifle fallisce, parte la svendita dei jeans: dai 2 ai 3 euroLa svendita dei jeans Rifle dopo il fallimento: 2 - 3 euro a capo d'abbigliamento.di Riccardo Castrichini Pubblicato il 2 Febbraio 2021 alle 22:34 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatamodà#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La Rifle, storica azienda italiana di moda specializzata nella produzione di jeans, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Firenze lo scorso ottobre e ora partirà la svendita dei prodotti del marchio di Barberino del Mugello. Si tratta di oltre 70mila capi, tra jeans, felpe e camice, che potranno essere acquistati al prezzo irrisorio di 2-3 euro a pezzo. A coordinare l’operazione è l’Istituto Vendite giudiziarie, Isveg, chiamata a gestire le giacenze invendute degli oltre 13 negozi facenti capi all’impresa.LEGGI ANCHE: Istat, oltre 100 mila posti di lavoro persi a dicembre: 444 mila nel 2020Rifle fallisce, parte la svendita dei jeansStando a quanto riferito dallo stesso Isveg, la vendita dei capi verrà effettuata in un outlet dedicato e dovrebbe svolgersi nel mese di marzo nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di covid. No dunque a lunghe code davanti ai negozi, mentre si ad ingressi scaglionati. Maggiori dettagli sul tema verranno comunicati dall’Istituto nei prossimi giorni.Per la Rifle è la fine di un lungo percorso che aveva portato l’azienda italiana ad essere tra le prime nel Paese per la produzione di jeans e una delle poche ad esportare i propri capi anche negli Stati Uniti. Il successo era stato possibile grazie all’impegno dei fratelli Giulio e Fiorenzo Fratini che nel 1958 fondarono l’azienda. Il vero boom arrivò negli anni ’60 e durò fino agli ’80. Da allora alti e bassi con il vano tentativo nel 2017 di far entrare fondi esteri messo in atto dal figlio di Giulio Fratini, Sandro. L’impresa, tra produzione e punti vendita, contava 96 dipendenti.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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