Il 2023 del clima: caldo record e Cop28. Il problema non è più il “cosa” ma il “quando”Il nodo dei prezzi dell’energia aleggia da mesi e oggi la Commissione europea presenta le sue proposte. Ci sono acquisti comuni obbligatori,àtrastatie VOL solidarietà tra gli stati membri, misure che entrano nella nostra vita quotidiana. Ma il tetto al prezzo del gas è svuotato di significato Questa è una settimana decisiva sul fronte di prezzi ed energia: dopo tanti ritardi, la Commissione europea presenta oggi le sue proposte, mentre giovedì e venerdì tocca ai capi di stato e di governo, riuniti nel Consiglio europeo. Il dossier prezzi La Commissione propone un complesso sistema che a suo dire dovrebbe evitare l’eccessiva volatilità dei prezzi. Ursula von der Leyen annuncia un indice complementare (rispetto al Ttf di Amsterdam) per il gas naturale liquefatto. La stessa Ursula von der Leyen dice che «è molto più maturo il consenso» sul tetto ai prezzi del gas. Riconosce anche che la «eccezione iberica» può essere interessante a livello europeo. Ma poi propone «un tetto dinamico tale da assicurare le forniture e sia alto abbastanza da garantire il mercato». L’idea di estendere la eccezione iberica, che è nel dibattito da tempo, resta «da valutare». Della ipotesi iniziale di tetto ai prezzi del gas rimarrà ben poco. Acquisti comuni Il tema degli acquisti congiunti a livello europeo è nel dibattito da tempo: il presupposto è che negoziare gli acquisti in modo unito e coordinato aumenti la forza contrattuale e contribuisca quindi a far abbassare i prezzi. Esisteva già una “Piattaforma dell’energia Ue”, imbastita dallo scorso aprile. Oggi la Commissione europea dettaglia una cornice per questi acquisti comuni. Un «consorzio del gas», lo chiama Ursula von der Leyen. L’elemento obbligatorio è che almeno il 15 per cento del gas necessario per riempire gli stoccaggi deve essere comprato per questa via. Altri tagli dei consumi La riduzione della domanda, ovvero il taglio dei consumi, è già stata sdoganata a livello europeo, prima questa estate, in riferimento al gas, e poi più di recente, per tutta l’energia elettrica. Oggi Bruxelles aggiunge un tassello: gli stati membri devono poter ridurre in via eccezionale i consumi non essenziali come i riscaldamenti all’aperto, piscine riscaldate nei condomini e altro, purché non siano toccati i consumi essenziali. Meccanismo di «solidarietà» tra stati ssIn caso di emergenza, Bruxelles prevede regole standard per garantire che uno stato in difficoltà riceva gas dagli altri «in cambio di un’equa compensazione». Il meccanismo riguarderebbe anche paesi dotati di infrastrutture per il gas liquefatto non collegati direttamente fra loro. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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