Re Carlo incontra i soldati ucraini ad un anno dall'inizio del conflittoAngela Andreoli,criptovalute Alice D'Amato, Manila Esposito, Elisa Iorio, Giorgia Villa seconde solo agli Usa di super Simone Biles. Era da Amsterdam 1928 che non andavamo sul podio con il concorso Dalla nostra inviata Federica Cocchi 30 luglio 2024 (modifica alle 21:39) - PARIGI Alice D'Amato Fate d’ argento a Parigi. Manila Esposito, Alice D’Amato, Angela Andreoli, Elisa Iorio e Giorgia Villa, campionesse d’Europa sono le prime tra le umane. Gli Stati Uniti della Biles sono medaglia d’oro, bronzo al Brasile. Era dal 1928 che l’Italia non conquistava una medaglia olimpica femminile a squadre. Ora il sogno è realtà, dopo 96 anni. Una gara che si è decisa all’ultima rotazione, con l’Italia al corpo libero, il Brasile al volteggio e la Gran Bretagna, stavolta di legno, alla trave. brava manila— L’Italia parte al volteggio insieme agli Stati Uniti essendo le prima due squadre in classifica. La rincorsa da 25 metri, in qualifica non aveva dato troppe gioie, questa volta, col tre su tre nei punteggi, questa volta inizia bene. Il testa a testa con le americane, su questo attrezzo è impari: Chiles prende 14.400, Carey 14.800 e la star Simone, pur senza portare il salto col suo nome, il Biles II (rondata in pedana, attacco in flick alla tavola e doppio carpio dietro) si “limita” a un doppio teso che viene pagato 14.900. Parte bene Manila, che con il suo Yurchenko doppio avvitamento guadagna 14.166, Alice D’Amato stampa un 13.933 e Angela Andreoli, con il suo Yurchenko con un avvitamento e mezzo chiude la terna italiana con 13.566. La prima rotazione si chiude con gli Usa in testa a 44.100, seguite dalla Cina che aveva iniziato alle parallele asimmetriche con 41.665 e il Brasile a 41.999. giurie avare— Seconda rotazione che vede le azzurre alle parallele asimmetriche. Giorgia Villa è pulita, anche se oggi le giurie sono piuttosto avare. Il suo esercizio viene pagato 13.766 mentre Alice D’Amato è straordinaria, lei che punta a una medaglia di specialità chiude col doppio raccolto in uscita e merita 14.633 contro il 14.400 di Simone Biles. A chiudere la triade azzurra, in body bianco c’è Elisa Iorio, con una distorsione alla caviglia sinistra e coraggiosissima a mettersi in gioco per la Nazionale. L’esecuzione non è pagata moltissimo ma prende 14.266. Cina e Brasile intanto, le rivali dirette per il podio, partono a handicap alla trave. L’aspirante campionessa olimpica Zhou cade addirittura due volte e prende 12.300 mentre la Soares, anche lei ampiamente imperfetta prende 12.400. A metà gara, ovvero dopo le prime due rotazioni l’Italia è al secondo posto dietro Stati Uniti e Cina. Ma ora c’è la trave, 10 centimetri che possono determinare paradiso o inferno, lo sanno bene cinesi e brasiliane. La prima fata è Manila Esposito, lei che ama l’attrezzo simbolo della ginnastica. Tremano i polsi sulla piruette e un piccolo sbilanciamento, ma l’uscita in doppio carpio è pennellata alla perfezione. Si respira, si sorride, ci si abbraccia mentre arriva un 13.966. Le statunitensi viaggiano a doppia velocità, Cina e Brasile se la giocano al corpo libero, mentre Alice D’Amato, l’altra finalista di specialità azzurra insieme a Esposito, completa un esercizio eccellente pagato con 13.933. Manca solo Angela Andreoli, mentre Simone Biles continua a infiammare i 20mila dell’Arena Bercy. Andreoli bene sulla trave un po’ meno in uscita, con lo Tsukahara rimesso in programma proprio per l’Olimpiade un po’ chiuso. Prende comunque 13.300. Dopo tre rotazioni l’Italia è al 2° posto, con 125.529 davanti agli imprendibili Stati Uniti a 129.131. corpo libero— L’Italia conclude con il corpo libero mentre Cina e Brasile, le dirette rivali, vanno al volteggio che normalmente porta i punteggi più alti e la Gran Bretagna, in corsa anche lei per il podio, è alla trave. Esposito commette un piccolo errore sul finire della seconda diagonale, con una mano posata sulla pedana del corpo libero. Viene considerata come una caduta, prende un punto di penalità e chiude con un 12.666. E’ un testa a testa all’ultimo esercizio con Italia, Gran Bretagna e Brasile per due posti sul podio mentre Alice D’Amato mette un piede fuori pedana all’arrivo della prima diagonale, almeno mezzo punto meno, 13.466. Chiude Angela Andreoli, in qualificazione aveva preso 13.500 e per l’argento sarebbe ideale. La prima diagonale è perfetta, lo Tsukahara è stoppato, così anche il doppio raccolto della seconda. I collegamenti ci sono, anche l’ultimo doppio carpio è stoppato 13.883. Angela, o forse Fata. Comunque è magia. Ginnastica: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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