Mattia Santori: "Candidato? Non lo escludo, ma solo locale"Verona,Guglielmo scontro sull'aborto: caramelle e volantini sulla 194Verona, scontro sull'aborto: caramelle e volantini sulla 194Nella città della mozione contro l'aborto "Non una di meno" distribuisce carmelle e informazioni sui contraccettivi. Insorge la Lega: "esaltate". di Eleonora Cometti Pubblicato il 21 Novembre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatalegaVerona#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Davanti al liceo e alla stazione ferroviaria di Verona per distribuire bustine con all’interno caramelle di zucchero e foglietti informativi sui metodi contraccettivi. A mobilitarsi a favore della legge 194 – “legge che in Italia consente alle donne di non morire di aborto” – sono le volontarie dell’associazione “Non una di meno” con “un’iniziativa favore dell’educazione sessuale e della corretta informazione alla contraccezione” . Questo è quanto è bastato per far scoppiare la polemica in seno ad un’amministrazione comunale sempre più oscurantista.I consiglieri leghisti: “Farmaci come caramelle”Da quando Verona si è proclamata a tutti gli effetti “città a favore della vita”, con l’approvazione da parte del consiglio comunale della mozione leghista – sottoscritta tra gli altri dal sindaco Federico Sboarina e la capogruppo democratica Carla Padovani – contro l’interruzione di gravidanza e per l’abolizione della legge 194, è guerra aperta tra le associazioni che tutelano i diritti delle donne e amministratori comunali. Immediata in questo senso la reazione dei consiglieri leghisti Anna Grassi e Alberto Zelger, spalleggiati dal deputato del Carroccio Vito Comencini: “È inaccettabile che venga veicolato un messaggio che associa un farmaco a una caramella – dicono -. La pillola del giorno dopo è un farmaco a tutti gli effetti che ha controindicazioni ed effetti sul fisico di una ragazza”. Vito Comencini si è poi espresso circa la necessità di “informare i giovani sui valori positivi della vita e della famiglia” dando delle “esaltate” alle volontarie di NUDM.Un attacco politico“Qui sta il vero punto della questione – rispondono loro – e l’obiettivo politico dell’attacco portato avanti da un’amministrazione che non vuole lavorare a favore di una maternità consapevole, ma per la disinformazione e per la cancellazione dei diritti delle donne“. Finanziare consultori pubblici, lavorare a favore di una contraccezione gratuita, promuovere corsi di educazione sessuale nelle scuole, gli interventi indicati come prioritari dalle femministe. “Interventi che un’amministrazione comunale avrebbe il potere di finanziare e di avviare”. Non così a Verona però, dove urge ricordare come il comune abbia “da poco approvato una mozione ‘per sostenere la maternità’ finanziando con soldi pubblici progetti e associazioni legate ai movimenti antiabortisti“.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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