Domenico Grispino, chi è il marito di KyengeEconomia>In Ferrari non c'è alcuna differenza di stipendio tra uomo e donnaIn Ferrari non c'è alcuna differenza di stipendio tra uomo e donnaLa Ferrari ha ottenuto un riconoscimento per essere la prima azienda italiana a non fare differenza di stipendio tra uomo e donna. di Debora Faravelli Pubblicato il 3 Luglio 2020 alle 17:10 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataferrari#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,ETF 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La Ferrari è la prima azienda italiana a non fare alcuna differenza tra uomo e donna nell’erogazione dello stipendio. A notificarlo è stata la fondazione svizzera Equal Salary che gli ha conferito il riconoscimento per la parità di retribuzione tra donne e uomini con le stesse qualifiche e mansioni. Da Casa Maranello parlano di una “testimonianza dell’impegno di un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso delle differenze che sostenga allo stesso tempo lo sviluppo professionale di ciascuno“.Ferrari: nessuna differenza di stipendio tra uomo e donnaLa certificazione è giunta dopo uno studio di otto mesi effettuato dalla società di revisione PwC secondo una metodologia riconosciuta dalla Commissione Europea. L’amministratore delegato della Ferrari Lousi Camilleri ha espresso soddisfazione per averla ricevuta e sottolineato come la parità retributiva e di opportunità non riguarda solo un principio di equità bensì è un pilastro fondamentale per attrarre, trattenere e sviluppare i migliori talenti e stimolare l’innovazione e la crescita nel lungo periodo.La testimonianza delle lavoratriciIl Gazzettino di Modena ha raccolto alcuni racconti di donne che lavorano nella Casa di Maranello che hanno testimoniato come si tratti di un ambiente dinamico e attento alla parità. Simona Curci, 42 anni, impiegata da cinque nel settore Risorse umane, ha per esempio affermato che al di là del sancire che le donne in Ferrari ottengano la stessa retribuzione degli uomini a parità di qualifiche e mansioni, la certificazione ottenuta significa anche che il sistema interno di valorizzazione delle risorse umane è equo e meritocratico e riconosce i talenti e le professionalità.Marianna Sarti, 47 anni, ha aggiunto che lavorare in Ferrari è fonte di soddisfazione personale e significa anche avere un denominatore comune con coloro che sono al tuo fianco e la possibilità di andare oltre alle proprie ambizioni.Una delle più giovani poi, Sara Felicita De Vizia Leone, 24 anni, ha raccontato di essere entrata nell’azienda quando ne aveva 20. “Mi sono diplomata in un istituto professionale nell’ambito moda, ma sono sempre stata appassionata di Ferrari. Non avrei mai pensato che un giorno le avrei costruite. Chi non conosce questa azienda, chi la giudicasse superficialmente da fuori, potrebbe pensare che non sia un posto ideale per una ragazza, ma non è così“, ha spiegato.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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