AppShow Milano, il congresso europeo sull'App EconomyWonderland,analisi tecnica film di fantascienza coreano con un cast all-star, ha debuttato in sordina oggi su Netflix. Prodotto da Acemaker Movie Works (la stessa casa di produzione del pluripremiato dramma Voice of Silence e del sottovalutato revenge movie Man of Reason), ha concluso le riprese nel 2020 ma, complice il lockdown del Covid, ha esordito nelle sale nazionali solo lo scorso giugno e sulla piattaforma digitale a livello internazionale adesso. Proprio nel 2020, avevamo riportato la notizia dell’esperimento che aveva coinvolto una donna della Corea del Sud alla quale era stata data l’opportunità di interagire con una simulazione della figlia, deceduta sette anni prima, attraverso la realtà virtuale. Wonderland prende spunto da quelle circostanze, a sua volta esplorate nel migliore episodio – uno dei pochi esemplari di cyberpunk non distopico - di Black Mirror, San Junipero (2016): in questo, un'azienda di realtà virtuale permette alle coscienze dei suoi clienti di continuare a vivere un’esistenza gioiosa dopo la morte interagendo con i vivi. Wonderland ha una premessa lievemente - ma sostanzialmente - diversa: quelli con cui interagiscono i clienti sono simulacri, copie digitali. Entrambi i titoli possono essere inclusi nella lista dei numerosi racconti SF sul contatto coi defunti e l'elaborazione del lutto, da Ubik a The Shrouds.
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