L
o
a
d
i
n
g
.
.
.

Caro bollette, Salvini chiede l'intervento di Draghi: "Convochi imprese e leader dei partiti"

Carceri troppo piene, la ministra Cartabia: "Sovraffollamento al 114%"Milano,Capo Stratega di BlackRock Guglielmo Campanella 26 giu. (askanews) – Il cambiamento climatico è un grande problema del nostro tempo, ma intorno alle misure che si devono adottare per fronteggiarlo e a livello di rischio reale esistono posizioni diverse. Una di queste è legata alla figura di Bjorn Lomborg, presidente del Copenhagen Consensus Center, che già vent’anni fa si era presentato come “ambientalista scettico”, denunciando l’eccesso di catastrofismo sul tema del clima. Messaggio che torna anche nel saggio “Falso allarme”, che esce in Italia per Fazi. “Tutti siamo molto preoccupati per il clima – ha detto Lomborg ad askanews – io credo in molti casi sbagliando. Certo, il cambiamento climatico è un problema, ma le Nazioni Unite stesse dicono che non è la fine del mondo. Se cediamo al panico prendiamo decisioni sbagliate, ed è questo che sta succedendo ora”. L’intento di Lomborg è quello di riportare il discorso sul climate change nei binari della “razionalità”, e il suo ragionamento si appoggia a diversi elementi economici, oltre che scientifici. Altri aspetti delle argomentazioni di “Falso allarme” sono legate alle analisi storiche: “Cento anni fa in media ogni anno circa mezzo milione di persone moriva per eventi legati al clima – ha detto ancora il ricercatore – ora il numero sì è abbassato a 15mila, perché semplicemente, abbiamo imparato a gestire meglio questo tema. C’è un problema, certamente, ma non è la fine del mondo”. Il messaggio è dunque improntato a un maggiore ottimismo, che non significa negazionismo, anche se si tratta di teorie che oggi a molti possono legittimamente apparire provocatorie o controverse. Ma il saggio propone anche delle risposte all’attuale situazione climatica del nostro pianeta. “Non basta solo parlare del problema dl clima – ha proseguito Lomborg – bisogna anche proporre delle soluzioni. Nel libro ne indico cinque, qui ne ricordo solo due: una è l’innovazione da portare nelle energie rinnovabili, per renderle più economiche dei combustibili fossili possiamo convincere non solo i Paesi ricchi, ma anche Cina, India, Africa. L’altra è la necessità di concentrarci sul modo di portare le persone fuori dalla povertà, rendendole meno esposte alle malattie che oggi possiamo facilmente curare”. Obiettivi molto ambiziosi quindi, ma che si inquadrano in un contesto più ampio, che considera il surriscaldamento globale uno dei problemi della nostra società, ma non l’unico. E di conseguenza Bjorn Lomborg lo vuole affrontare in questa prospettiva, pensando a come “rendere il mondo un posto migliore, anche se leggermente più caldo”. -->

Super Green pass, si va verso l'obbligo per baristi e ristoratoriMusumeci: "In Sicilia la scuola riaprirà soltanto se la linea dei contagi dovesse abbassarsi" Mattia Santori sul Quirinale: “Berlusconi è un 85enne che rappresenta il passato”Nuove misure anti-Covid, Celotto: “È lockdown ai no vax, ci avviciniamo a obbligo vaccinale”Carlo Nordio, chi è il candidato al Quirinale proposto da Fratelli d’Italia

Economista Italiano

  • criptovalute
  • Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock
  • MACD
  • BlackRock
  • trading a breve termine
  • criptovalute
  • Economista Italiano