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Fase 2, perché Fontana teme un aumento contagi in Lombardia

Coronavirus, il Piemonte rinvia gli spostamenti tra RegioniQuesto è un nuovo numero di In contraddittorio,investimenti la newsletter di Domani sulla giustizia. Ogni settimana, tutte le notizie giuridiche degli ultimi giorni, il dibattito tra magistrati e avvocati, le novità legislative e l’analisi delle riforme. Per iscriverti gratuitamente alla newsletter in arrivo ogni venerdì pomeriggio clicca qui, e segui tutti i contenuti di In contraddittorio. Cari lettori, la newsletter di questa settimana è necessariamente più breve, perchè la possibile crisi di governo in corso ha imposto un prudente stop a iniziative politiche. Tuttavia, i contributi esterni non mancano. Accanto alla campagna elettorale per il Csm che sta iniziando, infatti, si continua a discutere del caso Palamara e della loggia Ungheria. A questo proposito, l’ex magistrato di Cassazione, Rosario Russo, pone nuovi interrogativi sull’utilizzo in sede disciplinare delle chat di Luca Palamara: Russo pone a titolo personale una serie di domande, che sono state sollevate nel corso dei mesi anche da molta stampa specializzata. Infine, il componente del cda di Inail Cesare Damiano e la ricercatrice in diritto del lavoro Maria Giovannone presentano un approfondimento in tema di salario minimo, a partire dalla recente direttiva Ue. Le candidature per il Csm Area ha proceduto alle primarie interne che hanno dato i seguenti esiti: Giudici di legittimità: Antonello Cosentino 327 Gaetano De Amicis 117. Giudici requirenti: Collegio 1: Marco Gianoglio 155 Mario Palazzi 241. Collegio 2: Maurizio Carbone 273 Carlo Marzella 138 Giovanni Fabrizio Narbone 29. Giudici di merito: Collegio 1: Francesca Abenavoli 148 Beatrice Secchi 104 Vincenzo Sgubbi 91. Collegio 2: Marcello Basilico 230 Emilia Conforti 182. Collegio 3: Tullio Morello 266. Collegio 4: Genantonio Chiarelli 229 Giuseppe De Gregorio 194. Per Magistratura democratica, che per la prima volta dopo molti anni corre da sola e non con Area, la giudice Luisa Savoia e il pm Roberto Fontana che non hanno partecipato alle primarie si candidano con il sostegno di Area, mentre Md candida nel Lazio Valerio Savio, in Toscana Elisabetta Tarquini e in Calabria Ennio Ramondino. Magistratura indipendente ha confermato le candidature approvate dall'Assemblea Generale: Giudici di legittimità: Paola D'Ovidio. Giudici requirenti: Eligio Paolini (Collegio 1). Dario Scaletta (Collegio 2 ) Giudici di merito: Maria Luisa Mazzola (Collegio 1). Bernadette Nicotra (Collegio 2). Edoardo Cilenti (Collegio 3). Tiziana Drago (Collegio 4) Maria Vittoria Marchianò (Collegio 4). Unicost sta organizzando le primarie, ma intanto sarebbero certe le candidature di D'Auria, Milena Falaschi per la la legittimità ed il pm di Catania Marco Bisogni. A&I, Autonomia e Indipendenza, ha avviato una vasta consultazione di base i cui esiti non sono ancora conclusi. Direttivo Anm a Palermo Sabato 16 luglio il comitato direttivo centrale dell'Associazione nazionale magistrati si riunirà a Palermo, al Palazzo di Giustizia, a partire dalle 10. Al centro del lavori il contrasto alla criminalità organizzata. Il processo Borsellino All'indomani della sentenza di Caltanissetta, è iniziato nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera l'esame della proposta di legge che istituisce una Commissione parlamentare di inchiesta sulla strage di via D'Amelio in cui persero la vita Paolo Borsellino e la sua scorta. Sulla sentenza di Caltanissetta, invece, rimando all’articolo di Attilio Bolzoni, che bene e illustra le conseguenze. Il processo Palamara a Perugia I legali di Luca Palamara hanno depositato una denuncia per per fuga di notizia  alla Procura di Firenze. Dopo la notizia della richiesta di archiviazione dell’indagine sulla Loggia Ungheria, infatti, erano trapelate da Perugia informazioni sul contenuto della richiesta e su stralci di dichiarazioni di Piero Amara utilizzate per ulteriori indagini a carico di Palamara. "Prendiamo atto della attività che sta compiendo la Procura di Perugia in merito alla fuga di notizie (parziali e facilmente contestabili) che ha colpito, come in passato, il dottor Palamara - hanno scritto gli avvocati Benedetto Marzocchi Buratti e Roberto Rampioni - tuttavia ribadiamo di aver presentato denuncia alla Procura della Repubblica di Firenze nonchè al capo dell'ispettorato del ministero della giustizia e del procuratore generale della Cassazione affinchè si faccia piena luce su quanto accaduto". "Oggi la pubblicazione serve a mettere le stampelle alla traballante indagine sulla Loggia Ungheria che ha fatto figli e figliastri”, concludono. Anche Palamara è intervenuto in aula durante uno dei suoi processi a Perugia per fare dichiarazioni spontanee. “Se deve essere un processo deve esserlo nelle aule di giustizia – ha detto -, sono anni che leggo quello che mi riguarda sui giornali”. La risposta della procura di Perugia Un dipendente amministrativo dell'ufficio è stato indagato per fuga di notizie: il procuratore Raffaele Cantone ipotizza i reati di accesso abusivo a sistemi informatici pubblici e rivelazione del segreto d'ufficio. La vicenda è legata alla pubblicazione sul Fatto Quotidiano, sul Corriere della Sera e su La Repubblica dei contenuti della richiesta di archiviazione per l’indagine sulla Loggia Ungheria tra i quali la nuova ipotesi d'accusa nei confronti dell'ex magistrato Luca Palamara. Intanto, la richiesta di archiviazione è stata inviata da Cantone anche al procuratore generale di Cassazione, competente per i procedimenti disciplinari a carico delle toghe, e alla Prima commissione del Csm. © Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediGiulia Merlo Mi occupo di giustizia e di politica. Vengo dal quotidiano il Dubbio, ho lavorato alla Stampa.it e al Fatto Quotidiano. Prima ho fatto l’avvocato.

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Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock

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