Finte assunzioni per ottenere permessi di soggiorno: 7 arresti a TorinoDi Maio,analisi tecnica condono per la casa di famiglia a PomiglianoDi Maio, condono per la casa di famiglia a PomiglianoIl padre del vice Premier, geometra, ampliò abusivamente la propria casa familiare approfittando del maxi condono voluto da Craxi nel 1985. di Redazione Notizie.it Pubblicato il 7 Novembre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter #speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Se Luigi Di Maio preferisce non parlare di condono a Ischia in relazione al dl Genova, ecco che emergono fatti riguardanti le attività edilizie abusive del padre, Antonio. Questi, scrive Repubblica, in seguito al condono post-terremoto del 1985 firmato Craxi, ne avrebbe approfittato per ampliare spazi abitativi e non della sua residenza a Pomigliano D’Arco, presso Napoli. Il conto da pagare, arrivato nel 2006, è di soli 2000 euro.Antonio Di Maio, condono dopo il terremotoSuccessivamente al terremoto che colpì la Campania nel 1985, Antonio Di Maio, che lavorava come geometra per cantieri privati e piccole e medie ristrutturazioni, divenne esaminatore per il Comune di Pomigliano. Così avrebbe avuto la possibilità di sbrigare pratiche edilizie per i conoscenti in attesa, oltre che la propria. Si tratta di 150 metri quadri sorti sul secondo e sul terzo piano dell’abitazione. Questi comprendono bagni, camere da letto, un tinello e uno studio. Nella sostanza è raddoppiata la superficie abitativa dell’abitazione di famiglia, nella quale l’attuale vicepremier è nato e cresciuto.Il condonoLa risoluzione del debito sarebbe avvenuta nel 2006, anno in cui il giovane Luigi Di Maio aveva già un attivo ruolo da leader politico. E che detiene al momento il 50 per cento la proprietà dell’impresa edile familiare, pur non svolgendovi ruoli attivi; l’altra metà appartiene alla sorella, architetto. Lo spettro del condono edilizio si somma a quello che è un altro dei proposti dal vicepremier, quello del condono fiscale, oltre a quello per i terremotati di Ischia e dei Comuni del centro Italia. A tal proposito, Legambiente ha lanciato un appello online perché «il Parlamento fermi l’ennesima, indiscriminata, sanatoria edilizia. Legalizzare gli abusi edilizi vuol dire preparare il terreno per nuove tragedie».Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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