Quarto giorno di offensiva ucraina a Kursk, la Russia: «È emergenza federale»Lungo l'elenco di offese nei confronti di 35 bambini,investimenti dai sei mesi ai tre anni, intercettate dai carabinieri Asili nido (immagine di repertorio)24 luglio 2024 | 17.36Redazione AdnkronosLETTURA: 2 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} "Tutti i bambini che piangevano, lei (la titolare, ndr) che mi diceva 'fa niente lasciali piangere', un bambino che era per la prima volta senza la mamma quindi aveva bisogno proprio di silenzio, tranquillità e coccole, noi l'abbiamo dovuto lasciar piangere...Io sono stata con bambini che piangevano fino a quando se ne sono andati a casa". E' solo una delle intercettazioni telefoniche tra due educatrici di un asilo privato a Vangano finito in un'inchiesta della procura di Milano e che ha portato agli arresti domiciliari della titolare e di due maestre. Lungo l'elenco di offese nei confronti di 35 bambini, dai sei mesi ai tre anni, intercettate dai carabinieri come "hai rotto le scatole" o "fai proprio schifo" contro i piccoli ospiti. Le indagate sono accusate di aver urlato a breve distanza dal viso dei bambini, di averli strattonati o di avergli tirato loro le orecchie, e ancora di averli 'confinati' sul seggiolone o in sala nanna, da soli e al buio. "Se i bambini iniziavano a piangere, non intervenivano per consolarli; li lasciavano anche per mezz'ora sul vasino con la scusa che dovevano imparare a fare la pipi; se i bambini facevano al pipì addosso, li lasciavano sporchi senza cambiarli". Nell'ordinanza firmata dal gip Giulio Fanales, le misure sono state chieste dalla pm Maria Cardellini, si evidenzia come nei due mesi di monitoraggio all'interno dell'asilo, si è avuto modo di osservare una gestione da parte della titolare "generalmente approssimativa e poco professionale, indirizzata più all'esigenza di mostrare ai genitori degli iscritti li compimento di attività ludiche, piuttosto che all'esigenza di garantire l'educazione ed il benessere dei bambini". Le attività duravano il tempo "strettamente necessario per scattare una foto da 'postare' sul gruppo socal dell'asilo".{ }#_intcss0{ display: none;}#U11665556811mSB { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11665556811qkB { font-weight: bold;font-style: normal;}#U11665556811vRB { font-weight: bold;font-style: normal;}
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