Strada Almirante a Verona: la reazione di Liliana SegreGli azzurri si giocano la gara in testa,analisi tecnica poi nel finale cedono. Vince l'ungherese Rasovsky sul tedesco Klemet dal nostro inviato Stefano Arcobelli 9 agosto 2024 (modifica alle 10:26) - PARIGI Gregorio Paltrinieri. Epa Il legno di Acerenza, il nono posto di Paltrinieri: la 10 km nella Senna è amara per gli azzurri. Trionfo ungherese con Kristof Rasovszky, argento nel 2021, niente podio per gli altri due a medaglia a Tokyo, il detentore Wellbrock solo ottavo e Greg che era stato bronzo. Il quarto posto di Acerenza è pieno di rimpianti. Pronti, via ed è subito bagarre anche per mettersi in coda. Il primo dei 6 giri da 1.600 metri vede passare in testa l'olimpionico Florian Wellbrok su Gregorio, con Acerenza settimo. Nel secondo, sbuca la cuffia verde dell'ungherese Rasovszky a dettare il ritmo su Welbrock, Paltrinieri e Acerenza. SI procede in fila indiana soprattutto ai bordi della Senna per attutire la corrente. Prevale la marcatura a uomo. E' una gara spossante: tutta resistenza e fiato da gestire. la seconda parte— Nel terzo giro, quindi verso la metà gara, 5 km, a transitare primo è ancorza Rasovszky: in 5 racchiusi in 5 secondi, con due ungheresi (l'altro è Betlehem), due azzurri e un tedesco, con il francese Olivier, sesto a 9" che rischia di staccarsi e si prende anche un'ammonizione. Dopo un'ora esatta di gara a 3 giri e mezzo torna in testa Wellbrock, risponde Rasovszky mentre risale anche l'altro tedesco Klemet. Ora contano anche le alleanze. Anche nel quarto giro non cambiano in sostanza gli equilibri, se non che Acerenza rifiata a 8" e Greg passa terzo a 5"9 controllando però i due rivali davanti. Lo scenario incantevole della Senna contrasta con la fatica e la battaglia nell'acqua. Ai 4.5 giri prende iniziativa Acerenza quasi a dare il cambio a Gregorio al terzo posto e a 5". Fatica Wellbrock al quinto giro, comincia la selezione decisiva. Rasovzsky e Klemet provano a fare lo strappo all’inizio del sesto giro, Acerenza li stoppa e consente a Paltrinieri di recuperare dal piccolo gap. Ora sono in quattro a scavare il gap con due italiani su quattro. Situazione ideale. Tatticamente perfetti i nostri. Ma rientra Betlehem e Greg arretra. Acerenza prova a resistere e difendere la terra posizione. Rasovszky ha bracciate in progressione che sembrano frustate, la sua progressione per l’oro è irresistibile contro Klemet e vince in 1h50’52”7, a 2”1 il tedesco, Betlehem beffa Acerenza di 6 centesimi a 16”9 contro 16”3. Nono Greg a 1’05”3. E’ mancato solo il finale ai due azzurri. Il lieto fine. delusione— Alla fine solo la coscienza che di più non si poteva fare per i due azzurri. Paltrinieri: “Ogni volta che partivo non riuscivo a staccare. Non riuscivo a trovare il mio ritmo”. Poi uno sguardo al futuro: "Sono stati tre anni infiniti con tanti problemi. Ora so solo che mi devo prendere una pausa e staccare un po'. Poi devo prendere delle decisioni. Potrebbe essere la mia ultima gara". Sfinito Acerenza: “Ho dato tutto quello che potevo, alla fine ho fatto uno strappo e l’ho pagato, ero già oltre le mie forze, non so come ho fatto ad arrivare, ci ho provato”. greg e il fondo— Gregorio fa il fondista dal 2017, un anno dopo i Giochi di Rio che sublimarono la sua grandezza e imbattibilità nei 1500. Da quel momento è stato un andirivieni vasca-acque libere, cloro e sale, bacini grandi e corsie piccole da cui Greg ha voluto evolversi anche per trovare nuove motivazioni dopo aver vinto tutto tra 1500 e 800. "Il mare mi ha fatto scoprire la libertà di andare oltre, è tutto diverso e mi ha aiutato a capire nuove strategie". Con Fabrizio Antonelli ha gestito la seconda carriera, dal 2020 la maturità si è realizzata attraverso altre imprese come la prima doppietta olimpica di Tokyo (argento negli 800 e bronzo nella 10 km). il terzo titolo mondiale nei 1500 nel 2022 e il primo nella 10 km sempre a Budapest, i titoli europei negli 800, nella 5 e 10 km. Sino ai suoi Giochi parigini nei quali è diventato il primo azzurro sul podio in tre edizioni diverse dei Giochi e il più medagliato sommando medaglie in piscina (4) e fondo. Una carriera impareggiabile, con uno stile tutto suo, imparando anche a fare l'organizzatore di un circuito del fondo per diventare leader di un movimento come quello dei caimani sempre più numeroso, affollato. Lui capopopolo sempre disponibile, il campione che sta con la campionessa di spada, Rossella Fiamingo. Un campione che s'è fatto leggenda. Nuoto e Tuffi: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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