Lo Zambia riemerso dal default prova a ripartire dalle materie primeFabio Kaso porta la musica rap in carcere a VareseUn concerto ha chiuso il percorso del progetto che ha coinvolto i detenuti nella scrittura in rima e nella creazione di canzoni hip hop originaliFabio Caso,-Guglielmo in arte Kaso, rapper, produttore musicale ed operatore sociale Venerdì 12 luglio, presso la Casa Circondariale di Varese, si è tenuto un concerto di musica rap.L’evento ha chiuso un percorso di 10 incontri all’interno del progetto “rime e beats”, un laboratorio musicale di approccio alla musica rap, promosso dall'associazione 100Venti in collaborazione con la Direzione della Casa Circondariale, che ha avuto l’obiettivo di avvicinare i detenuti coinvolti alla scrittura in rima ed alla creazione di canzoni hip hop originali.L’attività, che si è articolata in due mesi, è stata condotta da Fabio Caso, in arte Kaso, rapper, produttore musicale ed operatore sociale attivo musicalmente dagli anni Novanta.Il laboratorio musicale ha condotto i detenuti in un percorso, partito dalla conoscenza della musica rap e della cultura hip hop, lavorando sulla capacità di lavorare in gruppo fino alla realizzazione di basi musicali rap e relativi testi musicali. I brani prodotti sono stati registrati con un lavoro che ha accompagnato i detenuti, insegnando loro a gestire le proprie emozioni durante la registrazione, concentrandosi e favorendo la memorizzazione dei testi.Il concerto conclusivo ha permesso ai detenuti che hanno frequentato il corso di far ascoltare ad una nutrita rappresentanza di compagni di detenzione i brani prodotti e raccontare ai presenti qualcosa di sé, della propria storia, delle proprie esperienze e dei propri sentimenti. Hanno seguito l’attività ed il concerto insieme ai detenuti, i Funzionari Pedagogici Serena Pirrello e Domenico Grieco.“L’iniziativa -sottolinea la Direttrice Carla Santandrea - è di grande valore, ed ha l’obiettivo di avvicinare i detenuti ad una forma di musica percepita “vicina” ed immediata, come la musica hip hop, anche per ampliare l’orizzonte emotivo dei detenuti, che accolgono sempre con entusiasmo queste attività. Ringrazio il rapper Kaso per la sua disponibilità e professionalità nel condurre questa attività che è parte di una serie di interventi che coinvolgono i detenuti durante il periodo estivo”. Redazione
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