Giorgia Meloni su Saviano: "Perché non ritiro la denuncia"In vista dell’inizio delle Olimpiadi 2024 di Parigi del 24 luglio il Garante della privacy francese,ETF la Cnil, ha pubblicato maggiori informazioni sull’uso delle tecnologie che saranno usate in quei giorni per garantire la sicurezza e l’afflusso nella capitale francese dei numerosi tifosi (8 milioni di biglietti venduti), atleti (10.500 da oltre 200 Paesi) e addetti ai lavori.L’anno scorso avevamo spiegato di come la Francia avesse approvato una legge speciale, proprio in vista dei giochi olimpici, che avrebbe permesso una forma di sorveglianza light a fini di sicurezza. Non telecamere utilizzate per il riconoscimento facciale dunque, ritenute troppo invasive, tanto che in Italia vige una moratoria fino alla fine del 2025 sul loro uso, bensì utilizzate per identificare comportamenti sospetti. Se il mancato uso del riconoscimento biometrico è una buona notizia, il rischio indicato da Algorithm Watch e da altre 37 organizzazioni per i diritti digitali era che l’uso di questo tipo di telecamere, pur essendo in apparenza meno invasivo, potesse comunque avere effetti discriminatori, specialmente nei confronti di alcuni gruppi più vulnerabili.La Cnil, che da subito è stata coinvolta tanto nell’adozione della legge speciale che nell’assistenza alle aziende coinvolte nello sviluppo della tecnologia, ha dunque pubblicato in francese e inglese un vademecum che spiega ai francesi e stranieri che saranno a Parigi, cosa aspettarsi.Le telecamere “augmented”Uno degli scopi più rilevanti delle nuove tecnologie implementate per le Olimpiadi 2024 è quello di aiutare la polizia a identificare situazioni di pericolo. A tal fine sono state installate ex novo, o potenziate, delle telecamere “augmented” in grado di operare analisi delle immagini per riconoscere oggetti, comportamenti o eventi. Si tratta nello specifico della presenza di oggetti abbandonati; della presenza o uso di armi; dell'incapacità di una persona o di un veicolo di seguire la direzione normale del traffico; dell'attraversamento o presenza di una persona o di un veicolo in un'area vietata o sensibile; della presenza di una persona a terra dopo una caduta; di un movimento della folla; di una densità di persone troppo elevata o dell’inizio di incendio.Per evitare il comunque presente rischio di sorveglianza, queste telecamere potranno essere usate solo ai grandi eventi, nelle loro prossimità e sui mezzi di trasporto che portano a questi eventi, trattandosi delle situazioni in cui il rischio di atti terroristici è maggiore. Oltre alle telecamere già presenti nelle strade interessate e nei mezzi di trasporto e nelle stazioni metro, sarà previsto anche l’uso di droni.La Cnil precisa che ogni alert segnalato dal sistema dovrà essere revisionato da un agente prima di essere riportato alle autorità. Su questo punto occorre segnalare l’importanza che gli agenti siano formati sull’uso e i rischi di questa tecnologia per evitare l’effetto “rubber-stamp”, ovvero quelle situazioni in cui si approvano automaticamente le decisioni di qualcun altro, senza una valutazione appropriata. I dati saranno poi conservati per un anno, o prima nel caso in cui questa fase sperimentale dovesse terminare in anticipo. Resta rassicurante che la Cnil dica in modo esplicito che il riconoscimento facciale non sarà usato, proprio per i rischi di sorveglianza di massa e di discriminazione ben noti.
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