Notizie di Esteri in tempo reale - Pag. 148Luana D’Orazio morta in fabbrica,criptovalute il dolore della mamma: “Lei è un simbo...Luana D’Orazio morta in fabbrica, il dolore della mamma: “Lei è un simbolo”"Se domani ci fossero molti meno morti sul lavoro sarebbe diverso": Luana D’Orazio ed il dolore della mamma di Giampiero Casoni Pubblicato il 3 Maggio 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatalavoroMorteToscana#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Un dolore che brucia ed una speranza che pulsa, la speranza che sua figlia sia un esempio per far andare le cose meglio, due anni fa Luana D’Orazio era morta in fabbrica ed oggi arriva forte il dolore della mamma: “Lei è un simbolo”. Il ricordo struggente della donna di quella figlia morta in una fabbrica toscana il 3 maggio del 2021 a Montemurlo è vivido e lacerante.Il dolore della mamma di Luana D’OrazioLuana venne stritolata da un orditoio che, secondo le indagini, fu manomesso per velocizzare le operazioni di lavoro. La 22enne era madre di un bimbo che ora ha 7 anni. E la mamma di Luana si è impegnata a portare avanti una lotta per far diventare sua figlia un simbolo con eventi e progetti a cui partecipa in giro per l’Italia. Per lei una borsa di studio per suo nipote Alessio ed oggi le sue parole a Repubblica toccano il cuore: “Vorrei che mia figlia diventasse il simbolo della lotta per la sicurezza sul lavoro. Quando era cameriera e non riscuoteva da tre mesi, andò a denunciare all’ispettorato del lavoro. Non aveva neppure 18 anni. Oggi vado nelle scuole a dire ai ragazzi di rifiutare il lavoro se le condizioni sono ingiuste“.“Messa davanti ad un’arma pronta a sparare”Emma Marrazzo è una donna orgogliosa che punta il dito contro coloro che ignorano ogni tipo di sicurezza sul lavoro discapito dei dipendenti. “Mia figlia è stata messa davanti a un’arma pronta a sparare. Era stata trasgredita ogni norma di sicurezza e levata la staffa originale, lo dice la perizia della procura. Il dolore non passerà e piangerò come sempre. Continuerà a mancarmi. Ma se un domani ci fossero molti meno morti sul lavoro allora sarebbe diverso”. Il patteggiamento sortito dai due titolari dell’azienda condannati rispettivamente a due anni e ad un anno e sei mesi ha offeso Emma: “Speravo in una pena più giusta, sono molto delusa, la vita di mia figlia non vale due anni”.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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