A Lugano si è spento Viero Balmelli: è la terza vittima del disastro della CentovallinaEconomia>Benzina,Guglielmo confermato lo sciopero: chiusi anche gli impianti selfBenzina, confermato lo sciopero: chiusi anche gli impianti selfI gestori degli impianti di benzina contestano i contenuti del 'Decreto Trasparenza" Durante lo sciopero saranno assicurati i servizi minimi essenzialidi Vera Monti Pubblicato il 20 Gennaio 2023 alle 11:38 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatasciopero#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiConfermato sciopero impianti benzinaLe modifiche apportateLa dichiarazione di FigiscLe organizzazioni dei gestori dei distributori di benzina confermano lo sciopero che inizierà dalle 19 del 24 gennaio e durerà fino al 26 gennaio. la protesta riguarderà anche gli impianti self-serviceConfermato sciopero impianti benzinaDurante la conferenza stampa convocata al termine dell’incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, le organizzazioni dei gestori Faib, Fegica, Figisc-Anisa hanno confermato lo sciopero dei distributori di carburanti del 24-26 gennaio riguarderà anche anche gli impianti self-service. Ma, assicurano gli organizzatori, assicurerà i servizi minimi essenziali. Potrebbero restare aperti gli impianti self gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere.Le modifiche apportateI gestori delle stazioni di servizio contestano i contenuti del decreto trasparenza e nei giorni scorsi avevano proclamato lo sciopero, salvo poi congelarlo in attesa del confronto con l’esecutivo.Il Ministro, nel confermare che sarà mantenuto nel decreto l’obbligo di esposizione del prezzo medio regionale, venendo incontro alle diverse richieste delle categorie, ha presentato una serie di modifiche . Tra le modifiche apportate – enunciate nella nota diffusa dal Mise – viene stabilito che l’obbligo di comunicazione sarà settimanale (e non più giornaliero) e ad ogni variazione del prezzo. La chiusura per omessa comunicazione avverrà solo dopo 4 omesse comunicazioni settimanali nell’arco di 60 giorni (e non più dopo tre violazioni senza limiti temporali anche non consecutivi). L’eventuale chiusura potrà essere decisa da 1 a 30 giorni (prima la previsione era da 7 a 90 giorni). Le sanzioni per omessa comunicazione saranno da un minimo di 200 a un massimo di 800 a seconda del fatturato dell’impianto (prima raggiungevano i 6000 euro).La dichiarazione di FigiscLa protesta dunque durerà 48 ore a partire dalle 19 del 24 gennaio. “Sono profondamente deluso, ci aspettavamo ben altro per revocare lo sciopero” ha affermato il presidente nazionale di Figisc Confcommercio, Bruno Bearzi. “C’è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni ma rimane l’obbligo del cartello e il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perché speculiamo”. Pur confermando lo sciopero, Bearzi ha comunque assicurato la disponibilità a ricercare margini di manovra.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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