Parigi 2024, le stelle Usa in finale basket ma quanta faticaL’isola australiana della Tasmania ha deciso di promuovere il turismo con un progetto ironico e originale di nome TasmanAI che coinvolge la comunità artistica locale. La campagna sfrutta l’interesse globale attorno all’intelligenza artificiale ma lo ribalta,criptovalute partendo dallo slogan “AI without the artificial Bit”, l’intelligenza senza la parte “artificiale”. Si tratta in sostanza di un generatore di immagini in cui a realizzare i contenuti richiesti attraverso i prompt non c’è un algoritmo, bensì le persone.Gli utenti potranno inviare le loro richieste, i suggerimenti più creativi, e questi saranno trasformati da opere d’arte direttamente dagli artisti, senza passare attraverso generatori algoritmici.La campagna è interessante perché testimonia la formazione dei primi stereotipi attorno all’intelligenza artificiale e li sfrutta per creare una comunicazione promozionale che fa leva sulle capacità umane. Un modo interessante per enfatizzare l’AI puntando sulla sua assenza piuttosto che sulla sua presenza.L’Australia a novembre ha deciso di vietare l’uso dannoso dell’intelligenza artificiale, emergendo come uno dei primi paesi a esporsi in maniera netta sul tema.
Azzurre in semifinale: le donne dell'Italvolley sfatano un tabùMeteo, il caldo è senza tregua. “Masse d'aria del Sahara”, fino al 20 agosto non cambia nulla – Il Tempo Temptation Island: Luca, Alex, Raul, Christian e le tentatrici insieme a Riccione. La reazione di Gaia e gli assenti rumorosiNella rivoluzione dell'idrogeno l'Italia è indietroMontreal, Sinner senza problemi all'esordio, bene Arnaldi: due esclusioni a sopresa | Gazzetta.it