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Razzi e bombe sull’ospedale di Kharkiv, almeno quattro morti  Polizia Locale di Gallarate: Marco Cantoni è vice-comandanteUfficiale giovane ma con un notevole bagaglio di esperienza alle spalle,-Guglielmo è noto per la sua conoscenza di Gallarate e del territorio: «E' il coronamento di un sogno. Il compito, gravoso, sarà alleggerito dai colleghi»Il neo vicecomandante Cantoni Il vice commissario di Polizia locale, Marco Cantoni, è il nuovo vice comandate del comando di Gallarate. Una nomina che arriva dopo anni di servizio e di impegno sul territorio cittadino e non solo.«Faccio i miei complimenti, ed un in bocca al lupo - afferma l'assessore alla Sicurezza, Germano Dall'Igna - al nuovo vice comandante. Questo incarico è frutto dell’impegno e della dedizione ma anche del grande gioco di squadra e della volontà di perseguire importanti obbiettivi. Caratteristiche che, negli anni, Marco Cantoni ha sempre dimostrato di possedere».Così il comandante, Aurelio Giannini: «Marco Cantoni è un ufficiale giovane ma di esperienza. Nel tempo si è dimostrato una figura importante di ausilio della dirigenza del comando anche grazie alla grande conoscenza del territorio. Il vice comandante Cantoni è un elemento che aggiungiamo nella riorganizzazione del comando che, come ribadito anche in altre occasioni, raggiunge risultati migliori tanto più c’è sinergia e collaborazione».Il neo vice comandante: «Voglio ringraziare il comandante Aurelio Giannini, il Sindaco Andrea Cassani e l’Assessore alla Sicurezza-Polizia Locale Germano Dall’Igna per la fiducia riposta in me. Posso assicurare che abbraccerò questo nuovo progetto con tutto l’entusiasmo che mi caratterizza. È qualcosa che ho voluto, e voglio, da quando ho iniziato il mio percorso professionale nel lontano 2007 e non nascondo che questo è il coronamento di un sogno, il raggiungimento di uno degli obiettivi che mi sono prefissato di raggiungere. Sono sicuro che il compito, sicuramente gravoso, sarà alleggerito grazie all’ausilio dei colleghi, persone meravigliose che mi aiutano a considerare il luogo di lavoro una seconda casa». C.S.

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