«Sono lo zio di mio figlio biologico: ho donato a mia sorella la possibilità di costruirsi una famiglia con sua moglie»

«Sono lo zio di mio figlio biologico: ho donato a mia sorella la possibilità di costruirsi una famiglia con sua moglie»La solidarietà su due ruote del Motoaperitivo conquista ancora Busto: «Tanti biker e famiglie,-investimenti è bellissimo»FOTO E VIDEO. Il rombo dei motori, l’odore di benzina e gomma bruciata, la musica che spinge nelle casse, la voglia di condividere la passione per le moto e, allo stesso tempo, di fare del bene. È un successo la tredicesima edizione dell’iniziativa organizzata dal Cafè a Bumbasina. Il ricavato alla Casa di Chiara Il rombo dei motori, l’odore di benzina e gomma bruciata, la musica che spinge nelle casse, la voglia di condividere la passione per le moto e, allo stesso tempo, di fare del bene. Tredici anni fa il Motoaperitivo organizzato dal Cafè a Bumbasina riuniva a Busto Arsizio una decina di biker. Oggi davanti al bar di via XX Settembre c’erano duecento motociclette. Ma ormai l’evento richiama non solo gli appassionati delle due ruote: «Ci sono tante famiglie e tutti ci hanno fatto i complimenti. È davvero bellissimo», sorride Luca Turconi, titolare della Bumbasina e ideatore dell’iniziativa.A lui vanno i ringraziamenti di Marco Cirigliano a nome della Casa di Chiara: anche questa volta, il ricavato del Motoaperitivo verrà devoluto all’associazione che negli ultimi anni ha saputo raccogliere 180mila euro per progetti rivolti a bambini bisognosi di cure e assistenza e alle loro famiglie (leggi qui). I biker si sono radunati nel piazzale del mercato e, dopo aver attraversato il centro, hanno raggiunto via XX Settembre, annunciati dallo speaker Luca Cirigliano. E qui è partita la festa, tra burnout, fiumi di birra e la musica live della Raptus band. Giorgio, a bordo della sua Harley-Davidson Street Glide, si è accaparrato il premio per la moto più bella. E, come detto, anche quest’anno il divertimento è andato di pari passo con la solidarietà. «Sono i dettagli a fare la differenza – sottolinea Marco Cirigliano –. Ho visto una motociclista con la bandana della Casa di Chiara e stand che presentavano l’associazione. Sono gesti del tutto spontanei che testimoniano che il messaggio è passato. C’è una bella unione di intenti che ogni volta mi sorprende positivamente». Grazie alla generosità degli sponsor, è stata raccolta una cifra importante per l’associazione dedicata alla piccola Chiara. Non solo: dopo la t-shirt griffata Harley con l’autografo dell’ex portiere del Milan Christian Abbiati dello scorso anno, questa volta è stata messa all’asta – con lo stesso fine benefico – la maglietta di Javier Zanetti, storico capitano e attuale vicepresidente dell’Inter, che un generoso appassionato si è aggiudicato per 250 euro. Erano presenti i consiglieri comunali Alessandro Albani, Paolo Geminiani e Simone Orsi, ormai habitué dell’iniziativa. Appuntamento al prossimo anno. Riccardo Canetta

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