Alice Neri: il mistero dell'auto che l'ha inseguita la notte della sparizione, indagini aperteCon il voto in commissione si certifica la spaccatura nella maggioranza: confermata,Guglielmo come previsto, la bocciatura dell’emendamento della Lega. Hanno votato contro la possibilità dei presidenti di Regione di correre per un terzo mandato FdI, Pd, FI, M5s e Avs. A favore, Lega e Iv, Azione non ha partecipato al votoCome previsto, l’emendamento della Lega al decreto elezioni che avrebbe potuto permettere ai presidenti di Regione di correre per un terzo mandato è stato bocciato in commissione. A favore del testo hanno votato soltanto Lega e Iv, mentre il Pd alla fine ha deciso di votare contro il testo insieme a FdI, FI, M5s e Avs. Azione non ha partecipato al voto e le autonomie si sono astenute. Si conclude così la vicenda che per qualche giorno ha amplificato il dissenso interno alla maggioranza è che sarebbe potuto essere uno strumento per mettere in difficoltà il partito della premier, che con la bocciatura dell’emendamento impedisce una nuova corsa a Luca Zaia, spianando la via per un presidente di Regione meloniano.Il vicepresidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Paolo Tosato della Lega, promette di continuare la battaglia. «Nonostante il voto contrario della commissione Affari costituzionali in Senato sull'emendamento per il Terzo mandato dei governatori di Regione per noi la partita non è chiusa. Continuiamo a ritenere che la scelta o la bocciatura di un rappresentante del popolo, ad ogni livello, debba passare dal voto dei cittadini e non da una decisione dei partiti. Uno, due, tre, quattro mandati. Qual è il criterio oggettivo per stabilire quale sia la scelta giusta? Nessuno. Noi ci fidiamo dell'unico giudizio che conta in democrazia: il voto popolare. In particolare in Veneto, siamo convinti che anche gli elettori di Fratelli d'Italia e Forza Italia siano con noi. E' un peccato che i vertici dei loro partiti abbiano manifestato, invece, la loro contrarietà».In mattinata la Lega aveva deciso per il passo indietro. Ritirato l’emendamento sul terzo mandato ai sindaci che aveva creato spaccature interne alla maggioranza negli ultimi giorni. La modifica al testo base del decreto Elezioni sarebbe dovuto essere votato giovedì mattina, ma all’ultimo i leghisti hanno deciso di rinunciare. ItaliaSul terzo mandato la minoranza perde l’occasioneLisa Di Giuseppe© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
Arrivano le doglie e partorisce in auto nel parcheggioSi costituisce l'accoltellatore di un ragazzino di 16 anni: è un coetaneo Incidente a Veronella, auto esce di strada e finisce nel canale: tre vittime. Salvo un giovaneUdienza per le stragi del '92: Messina Denaro forse in videoconferenzaViolenta la figlia minorenne di alcuni amici, incastrato dal Dna ed arrestato