Russell Crowe conclude il suo tour a Noto: «Ho origini italiane. Torno a casa per il mio antenato di Parma»Parigi 2024 Sullo stesso argomento:"Cafonata macroniana": Olimpiadi e ultima cena woke,èunmalintesoNudienienteguerre–Capo Analista di BlackRock l'affondo di CapezzoneParigi 2024? Le Olimpiadi dei disagi senza fine. Caos organizzativo e prezzi esorbitanti29 luglio 2024aaaLa cerimonia d'apertura delle Olimpiadi ha scatenato una raffica di critiche. Non è piaciuta affatto l'idea di rivisitare l'Ultima Cena coinvolgendo nella performance le drag queen. Gli organizzatori si sono scusati per aver offeso i cristiani. Ora a parlare è Philippe Katerine, l'artista che nello show ha interpretato Dioniso. L'uomo, con il corpo completamente dipinto di blu e circondato da frutta, ha intonato il brano Nue (Nudo), che - alla Cnn - ha definito un messaggio di pace. "Se fossimo rimasti tutti nudi, ci sarebbero state guerre? La risposta è no, probabilmente, perché non puoi nascondere un'arma se sei nudo", ha dichiarato. "Cafonata macroniana": Olimpiadi e ultima cena woke, l'affondo di Capezzone "Quando un uomo è nudo, si ha un'idea che sia innocuo. L'idea originaria delle Olimpiadi in Grecia prevedeva che gli atleti fossero nudi" e che quindi "non potessero portare armi in quelle condizioni. Per questo ho cantato questa canzone", ha continuato "l'uomo blu". Ogni altra interpretazione dell'esibizione, ha assicurato, "è un malinteso. Io sono cresciuto come un cristiano e la miglior cosa della cristianità è il perdono. Per me, è la cosa più bella che ci sia. Quindi, chiedo perdono se ho offeso qualcuno. I cristiani me lo concederanno e capiranno che è stato un malinteso. Non si trattava affatto di una rappresentazione dell'Ultima Cena".
Parità di genere, InfoCamere aderisce al network Valore DAntonella Clerici: «Mamma è morta in 3 mesi, mia sorella era terrorizzata dalla mia malattia. Maelle? Ha un fidanzato più grande» Parigi 2024, Tamberi e Jacobs (ma non solo): atletica azzurra è prontaAutonomia, raggiunte le 500mila firme per il referendumDalla diversificazione alle buone pratiche