Guerra Ucraina, Zelensky sente al telefono Draghi: chiesto nuovo intervento dall'ItaliaIl greco ha annunciato l'addio ad Apostolos,Guglielmo da sempre suo coach, attraverso i social. Dopo la sconfitta contro Nishikori a Montreal lo aveva attaccato duramente Francesco Sessa 9 agosto 2024 (modifica alle 16:53) - MILANO Aveva già palesato, seppur timidamente, le sue intenzioni. E dopo ore di ragionamenti Stefanos Tsitsipas ha preso una decisione definitiva: il sodalizio con il padre e allenatore Apostolos, forte e controverso da sempre, finisce qui. La presa di posizione da parte del numero 11 del ranking Atp arriva dopo la sconfitta contro Kei Nishikori (netto 6-4 6-4) e qualche screzio di troppo con il suo (oramai ex) coach durante il match dei sedicesimi di finale del Masters 1000 di Montreal. il lungo messaggio— "È con il cuore pesante che vi comunico che è giunta al termine la mia collaborazione con mio padre come allenatore. Preferisco mantenere mio padre nel suo ruolo di padre, e solo come padre", ha scritto Tsitsipas in un post. Dopo queste prime righe ha fatto riferimento a ciò che è successo ieri nel corso della partita con Nishikori: "Il tennis non è solo una partita, un successo o una prestazione di pochi secondi. È un lungo viaggio pieno di emozioni, pressioni e aspettative. In quel momento di frustrazione ci sono stati molti errori ed errori da parte del mio allenatore e di mio padre. Essendo introverso, tendo a trattenere le mie emozioni e ad accumularle fino a raggiungere un punto di rottura. Mi considero paziente, quindi il fatto di aver reagito in questo modo mi ha lasciato scioccato". Infine, ha continuato salutando definitivamente il padre Apostolos: "Mio padre ha cercato negli ultimi anni di allenarmi, crescermi nel modo giusto e fornirmi conoscenza e saggezza, sia dentro che fuori dal campo. Lo ringrazio per questo. Lo ringrazio per i sacrifici, il dolore e la sofferenza che ha sopportato per rendere questa impresa un successo. D'ora in poi il suo ruolo rimarrà entro i confini del ruolo paterno, e solo quello". lo sfogo— Durante la partita c’era stata un po’ di tensione tra Stefanos e Apostolos, sfogata poi davanti ai riflettori al suo termine. Il numero 11 al mondo aveva parlato senza filtri ai giornalisti presenti a Montreal, optando per l’attacco diretto: "Mio padre non è stato molto intelligente o molto bravo a gestire queste situazioni, non è la prima volta che lo fa. Sono davvero deluso da lui. Non so davvero se prenderei in considerazione dei cambiamenti, ma sono davvero deluso. La cosa più importante per un giocatore è avere un feedback diretto e positivo da un allenatore. L'allenatore non è quello che tiene in mano una racchetta. Il giocatore è quello che cerca di eseguire un piano di gioco. È un lavoro collaborativo che si fa insieme. Deve essere reciproco affinché io possa provare a sviluppare il mio tennis. È qualcosa in cui non voglio rimanere bloccato". stagione complicata— E adesso? Tsitsipas ha raccontato di non aver ancora deciso chi prenderà il suo posto in quanto incapace di farlo al momento. Quel che è certo è che sta vivendo una stagione tutt’altro che positiva: dopo diversi mesi in top-10, a febbraio Stefanos è uscito dai primi 10 giocatori del mondo, ci è poi rientrato con la vittoria a Montecarlo salvo poi essere ricacciato fuori dopo la stagione sulla terra battuta. Con il padre c'è stata tanta complicità, ma anche tante discussioni. E ora è arrivato il momento di imprimere una svolta importante alla carriera. Atp Tour: tutte le notizie © RIPRODUZIONE RISERVATA
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