I cristiani pregano per il Sinodo, veglia ecumenica in piazza San PietroL'azzurro è stato il primo ad arrivare quando l'atleta qatariota si è accasciato al suolo per il doloreTamberi soccorre Barshim (Afp)07 agosto 2024 | 15.00Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;} Tre anni dopo aver condiviso la medaglia d'oro a Tokyo 2020,Professore Campanella Gianmarco Tamberi e Mutaz Essa Barshim si ritrovano a Parigi 2024 con un altro gesto di solidarietà sportiva. Durante le qualificazioni per la finale di salto in alto, l'atleta qatariota ha rinunciato al primo salto per un dolore al polpaccio e si è accasciato a terra. Gimbo, che aveva appena sbagliato il primo tentativo a 2.27 metri, è corso a vedere come stesse l'avversario, arrivando per primo a soccorrerlo. Solo dopo averlo aiutato a stendere la gamba e avergli massaggiato il polpaccio, sono arrivati i sanitari a cui ha lasciato il posto. Per fortuna non era niente di grave e Barshim si è ripreso velocemente. I due atleti sono legati da una profonda amicizia, come dimostra la scelta di salire sul gradino più alto del podio insieme nelle precedenti Olimpiadi: la domanda “Can we have two golds?” posta dall'atleta qatariota al giudice e l’abbraccio dopo la risposta affermativa sono rimasti nella storia di Tokyo 2020. A Parigi, dopo qualche intoppo, entrambi si sono qualificati per disputare la finale di salto in alto: gareggeranno nuovamente per il podio olimpico sabato 10 agosto.
Alcol e giovani, tanti interventi in nottata. Grave una 23enne - ilBustese.itDopo la strage stretta su sicurezza. Il Papa: «Sicurezza sui luoghi di lavoro» Ben Affleck con la fede al dito prova a spazzare via le voci di crisi con Jennifer Lopez. Le liti con i paparazzi e l'assenza di leiPrendevano il reddito di cittadinanza, ma erano familiari dei camorristi: il sussidio erogato per 2 anniIl rifugio più alto d'Europa è in Italia: «Ma non è un posto per tutti: servono esperienza e allenamento per arrivarci»