Simone Barlaam, intervista. "Ecco il mio mondo dentro e fuori la vasca" | Gazzetta.itAmnesty International: "Quello di Giulio Regeni fu omicidio di stato"Amnesty International: "Quello di Giulio Regeni fu omicidio di stato"Il 3 febbraio 2016 furono trovati al Cairo i resti dello studente friulano Amnesty International: "Quello di Giulio Regeni fu omicidio di stato"di Giampiero Casoni Pubblicato il 3 Febbraio 2023 alle 07:23 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCaso RegeniEgittoitalia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattati“Giulio Regeni, fu omicidio di stato”Mistero e depistaggi sfacciatiLa data cruciale del 13 febbraio prossimoAmnesty International ha la sua verità e l’ha detta: “Quello di Giulio Regeni fu omicidio di stato”. A Fanpage il portavoce Riccardo Noury lo sostiene con forza e confida a sette anni dalla morte del ricercatore al Cairo. Il suo corpo venne ritrovato il 3 febbraio 2016 e i resti dello studente del Friuli erano quelli di un uomo picchiato, seviziato e poi ucciso. Il corpo di Giulio venne rinvenuto nei pressi di una prigione dei servizi segreti a circa una settimana dalla sua scomparsa.“Giulio Regeni, fu omicidio di stato”Ha detto Noury: “Noi la verità ce l’abbiamo da tempo perché chiunque conosca la storia dell’Egitto e di Al Sisi si è fatto un’idea molto chiara e cioè che è stato un omicidio di Stato”. E ancora: “Il punto non è la verità in quanto tale ma che in un’aula di tribunale si arrivi a proclamarla anche da un punto di vista giudiziario. Se manca questo avremo una verità senza giustizia”.Mistero e depistaggi sfacciatiLa vicenda della morte violente di Giulio Regeni è di fatto un mistero pieno di depistaggi e reticenze sfacciate, ma Noury non demorde: “Noi abbiamo un elenco ormai infinito di ministri degli esteri e presidenti del consiglio che negli ultimi anni hanno incontrato autorità egiziane e si sono fatti dare rassicurazioni che sono sempre risultate vane. Io vedo questo mantra che si ripete di persone che vanno al Cairo e tornano convinte che ci sarà una svolta”.La data cruciale del 13 febbraio prossimoPerché c’è dunque speranza per il prossimo 13 febbraio? Perché allora “si deciderà presso il giudice dell’udienza preliminare di Roma se andare a processo. Il problema che tiene fermo tutto è che secondo la legge italiana occorre notificare i domicili privati degli imputati tutti gli atti riguardanti il processo nei loro confronti. Da parte egiziana non sono mai stati forniti questi indirizzi perché da parte italiana non sono mai stati chiesti con convinzione“.Articoli correlatiinCronacaFiglio salva la madre dal suicidio: la donna gli aveva annunciato il suo proposito con un messaggioinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in Francia
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