California, studenti delle elementari contagiati da insegnante non vaccinata e senza mascherinaGirava a bordo di una Bentley Continental cabrio e una Ferrari California. Due auto di lusso con cui un’insospettabile 49enne aveva accumulato centinaia di infrazioni. Due gioielli che non passavano inosservate nelle strade del centro ma che,investimenti com’è poi emerso, avevano una comune particolarità: le targhe contraffatte.Centinaia di violazioni È durata un mese l’indagine perpetrata dal reparto motociclisti del I gruppo della polizia locale. Ma è servita ad arrivare al sequestro dei due veicoli ed alla denuncia della loro proprietaria. Aveva commesso oltre 600 violazioni del codice della strada, molte di queste per essere entrata nella ZTL senza autorizzazione, ed era riuscita finora a non pagarne le sanzioni.Bentley e Ferrari con targhe contraffatteAvviata un’attività di appostamento, nelle fasce in cui la facoltosa automobilista accedeva nella ZTL, le forze dell’ordine hanno intercettato la donna a bordo della Bentley. La vettura aveva una targa contraffatta con un numero che corrispondeva ad un autocarro tedesco.La cabrio su cui la 49enne viaggiava, eran inoltre priva di revisione mentre l’originale carta di circolazione non era stata riconsegnata alle autorità tedesche. Anche sulla Ferrari sono state riscontrate delle anomalie. Il mezzo non era infatti immatricolato, non era coperto da assicurazione ed aveva una targa austriaca di cui era scaduta la validità.Alla donna sono stati contestati i reati di uso di atti falsi e di truffa aggravata. Sui mezzi, confiscati, potrebbe arrivare la confisca e sono in corso le indagini sui verbali elusi che potrebbero portare, al termine del conteggio, a sanzioni molto salate.
Pubblicità provocatoria pro vaccino sul camion delle pompe funebri: "Non vaccinatevi"Non ha il preservativo e utilizza la colla: trovato morto dopo il rapporto sessuale Società americana paga 1300 dollari per guardare 13 film horror in 10 giorni: si cercano volontariEccesso di velocità non giustificato dall'urgenza di andare in bagno: la sentenza del tribunaleKasha Zwan, il comico che è morto ridendo in faccia ai talebani