Quando tornerà l'ora legale?Ai Giochi il diciannovenne cinese Pan Zhanle stampa il nuovo record del mondo nei 100 stile libero: 46”40. Un risultato incredibile per il tempo e per il distacco dagli avversari. Non è un atleta spuntato dal nulla,analisi tecnica ma come la mettiamo quando, di fronte a prestazioni eccezionali, il pensiero del sospetto abita i nostri occhi e la nostra mente? La credibilità del sistema antidoping è ai minimi termini, i primi a non sentirsi tutelati sono gli atletiAbbiamo un problema di credibilità. Ai Giochi di Parigi, nella piscina de La Défense, il diciannovenne cinese Pan Zhanle stampa il nuovo record del mondo nei 100 stile libero: 46”40. È un record assurdo.Per il crono, che è pazzesco. Ma ancor più per il distacco di oltre un secondo che rifila agli avversari che non sono gli ultimi della classe, sono i migliori velocisti in circolazione. La medaglia d’argento è Kyle Chalmers (Australia) in 47”48; il bronzo lo conquista David Popovici (Romania) in 47”49. EPASiamo sinceri, a molti il dubbio viene: sarà un record vero? O è taroccato?Il nome del nuotatore Pan non risulta nella lista dei 21 cinesi trovati positivi nel gennaio del 2021: undici di questi hanno tranquillamente gareggiato a Tokyo. Un caso di doping insabbiato, venuto alla luce lo scorso aprile grazie ad una inchiesta giornalistica del New York Times e della televisione tedesca ARD.Motivazione ufficiale da parte del Comitato olimpico cinese: è tutto ok, si è trattato di un caso di contaminazione collettiva. Mhmm. FattiOlimpiadi di Parigi, l’oro di chi sa aspettare: regine di spada e di pazienzaLia CapizziSempre in merito a Pan, dobbiamo essere altrettanto onesti nel dire che non stiamo parlando di un carneade, di uno spuntato dal nulla. No, era già il detentore del record del mondo dei 100 stile libero, da lui stabilito ai mondiali di Doha lo scorso febbraio (46”86).Anzi, lo stesso ragionamento potremmo applicarlo al francese Leon Marchand. Anche lui ha realizzato qualcosa di assurdo e mai visto ai Giochi: ha vinto due volte nel giro di due ore. Due ori olimpici nella stessa giornata, per altro in due gare totalmente diverse, per tecnica: nei 200 delfino e nei 200 rana. FattiL’oro olimpico di Martinenghi e l'eredità per le piscine italiane in crisiLia CapizziCon i sospetti e le voci, non risolviamo nulla. Vale il principio garantista, per tutti: senza prove le chiacchiere stanno a zero.Certo, alla mente torna Lance Armstrong, vincitore di 7 Tour de France tra il 1999 e il 2005, poi revocati. Nel caso del texano, di prove non ce ne sono mai state, non è mai risultato positivo in oltre 500 controlli antidoping. La sua finta favola è stata sbugiardata da una inchiesta dell’Agenzia Antidoping Usa (Usada), che ha avuto tra i testimoni principali una massaggiatrice del suo team. FattiLa lezione di Benny Pilato alle Olimpiadi di Parigi: il senso di un quarto postoLia CapizziIn questo preciso momento storico, la verità è che la credibilità dell’antidoping è ai minimi storici. Gli stessi atleti stanno alzando la voce, non si sentono tutelati.Come la mettiamo, quando di fronte a tali prestazioni eccezionali, il pensiero del sospetto abita i nostri occhi e la nostra mente? EPAFattiOlimpiadi di Parigi, storie senza un podio da mettere in vetrinaLia Capizzi© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediLia CapizziGiornalista. Dagli inizi in radio alla grande esperienza televisiva tra conduzioni di Tg, interviste, telecronache, documentari (Rai, Mediaset, e 18 anni a SkySport). Racconta lo sport a 360°, specializzata in numerose discipline, dal calcio al rugby, dal nuoto all’atletica, dal tennis ai risvolti sociali nello sport senza trascurare il lato oscuro del doping
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