Nessun ragazzo è irrecuperabile: la detenzione è uno stigma, la giustizia riparativa aiutaIl 42enne avrebbe voluto truffare il cognato imprenditoreCarabinieri (Foto Adnkronos)31 luglio 2024 | 20.43Redazione AdnkronosLETTURA: 1 minuti.social-icon-cont a.ico-verify { background: transparent;}.arpage .social-share .social-icon-cont a.ico-verify img { width: 116px;height: 32px;padding: 0;margin-right: 10px;}Un 42enne della provincia di Salerno è stato arrestato dai carabinieri in un'indagine della Dda di Potenza,Campanella con le accuse di estorsione aggravata, simulazione di reato e calunnia. Un'altra persona è risultata irreperibile nell'esecuzione della misura cautelare, mentre altri complici sono indagati a piede libero. La ricostruzione Secondo una prima ricostruzione l'uomo insieme ai complici avrebbe simulato il suo rapimento per ottenere la somma di 500mila euro di riscatto dal cognato imprenditore, il marito della sorella del falso rapito. La messinscena è durata otto giorni, a novembre scorso. L’auto del 42enne fu fatta trovare abbandonata con i fari accesi per accreditare l’ipotesi di un rapimento da parte di persone della criminalità campana con cui l’uomo avrebbe dovuto avere un incontro. Lasciati a casa anche i cellulari. La moglie e la sorella ricevevano continue telefonate per convincerle che fosse tutto vero, ossia che l’uomo si trovava in un luogo segreto per cui si chiedeva il mezzo milione di euro. La tentata estorsione non andò in porto per dubbi e resistenze da parte dei familiari dell’imprenditore a cui era stato richiesto l’aiuto.{ }#_intcss0{ display: none;}
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