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Corinne Vella: «Grave se la politica spinge i pm a cercare le fonti dei giornalisti»

Il favoloso mondo di Michel Ocelot, la risposta universale all’animazione DisneyIl magistrato,Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock che ora presiede il tribunale di Città del Vaticano, si è recato presso la procura della repubblica di Caltanissetta per essere interrogatoL’ex procuratore aggiunto di Palermo, poi procuratore a Reggio Calabria e a Roma, Giuseppe Pignatone è indagato a Caltanissetta nell'ambito dell'inchiesta sul presunto insabbiamento dell'indagine su mafia e appalti, nel 1992. Il magistrato, che ora presiede il tribunale di Città del Vaticano e si è occupato del processo al cardinale Becciu, si è recato presso la procura della repubblica di Caltanissetta per essere interrogato. Ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nella stessa indagine con Pignatone sono indagati, per favoreggiamento alla mafia, anche l'ex sostituto procuratore a Palermo, Gioacchino Natoli e il generale della Guardia di Finanza Stefano Screpanti.  FattiCosa resta dell’antimafia. Cronaca di un anno difficileAttilio BolzoniIl 5 luglio scorso anche l'ex pm Gioacchino Natoli era stato convocato nella procura nissena per essere interrogato e si era avvalso della facoltà di non rispondere, riservandosi di chiedere alla Procura un successivo interrogatorio in cui fornire «ogni utile chiarimento».Secondo i magistrati nisseni, avrebbe aiutato a sfuggire alle indagini alcuni imprenditori mafiosi, avrebbe chiesto l'archiviazione di un filone d'indagine dell'inchiesta, assai discussa e che divide il mondo dell’antimafia, denominata mafia-appalti e disposto la distruzione di bobine con intercettazioni rilevanti.Anche il generale Screpanti, all'epoca capitano, è stato interrogato e ha risposto alle domande dei pm nisseni. L'inchiesta del 1992 riguardava i presunti rapporti fra i mafiosi palermitani Antonino Buscemi e Francesco Bonura e il gruppo guidato da Raul Gardini. Un'indagine su mafia e appalti su cui si era concentrata l'attenzione di Paolo Borsellino.  CommentiPaolo Borsellino, quelle piste improbabili e la fine dell’antimafiaAttilio BolzoniUna capitolo quello sul filone mafia e appalti sul quale diverse anime dell’antimafia si sono sempre scontrate. Tra i più grandi sostenitore della tesi dell’insabbiamento c’è l’ex generale Mario Mori, assolto dal processo trattativa stato-mafia, e di indagato a Firenze nell’ambito delle indagini sulle stragi del 1993-1994.  FattiIl governo schiera i carabinieri contro i pm antimafia che indagano sulle stragiNello Trocchia© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi

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Professore del Dipartimento di Gestione del Rischio di BlackRock