Sanremo, Stefano Massini e Paolo Jannacci contro le morti sul lavoro: «Sono storie che non interessano a nessuno»Salute«Per la prova costume affidatevi alla scienza,Campanella non ai miracoli»Emanuele De Nobili, direttore sanitario della prestigiosa Villa Eden, la Spa delle celebrità: «Con piccole e sane abitudini è più facile raggiungere il benessere fisico»Mattia Sacchi19.05.2024 21:30L’estate sta iniziando, scatta il conto alla rovescia. Non solo quello con il calendario, ma anche con la bilancia, a caccia dell’agognata «prova costume». Così bramata, così temuta, tanto che per riuscire a superarla migliaia di persone, regolarmente, si affidano alle diete più disparate, per non dire bizzarre, con la promessa della facile perdita di tanti chili in pochi giorni. Purtroppo però la realtà è ben diversa e un’alimentazione errata ha addirittura effetti controproducenti sul nostro corpo. È quello che da anni prova a spiegare Emanuele De Nobili ai suoi pazienti. Considerato uno dei massimi esperti italiani in nutrizione e in medicina anti-aging, con studi su genetica, terapie ormonali, stress ossidativo e microbioma intestinale, De Nobili è da oltre 10 anni il direttore sanitario del Longevity Medical Center di Villa Eden di Merano, una delle strutture alberghiere più importanti al mondo nel settore del benessere, che ha visto tra i suoi affezionati clienti celebrità del calibro di Luciano Pavarotti, Lucio Dalla, Barbra Streisand, Eros Ramazzotti e Diego Armando Maradona.«Questo è il periodo dove io e i miei colleghi siamo particolarmente ricercati: la sfida è far capire che siamo nutrizionisti e non prestigiatori – spiega il direttore sanitario del 5 stelle altoatesino -. Mantenersi in forma e avere un’alimentazione corretta non può essere limitato a una finestra temporale dell’anno, deve far parte di uno stile di vita da perseguire tutto l’anno. Senza diventare necessariamente degli ortoressici, togliendosi quindi il piacere per il cibo, bensì permettendosi ogni tanto delle eccezioni. Spesso però la visione è all’opposto: dopo un anno di sgarri si pensa di poter rimediare con una rapida dieta. La realtà però non è così».Tuttavia è proprio per chi vuole sfruttare questa convinzione che si vede il proliferare di diete miracolose. «Partiamo da un assunto. Dieta è una parola di origini greche che vuol dire stile e tenore di vita. Come si può quindi pensare che una dieta che mette un singolo prodotto al centro della propria nutrizione possa avere un reale effetto benefico sul proprio organismo? A Villa Eden mostriamo come il benessere passi da un’alimentazione variegata, con attenzione alla qualità e all’apporto calorico dei cibi».Ai miracoli De Nobili preferisce la scienza: a questo proposito è autore de «La dieta del restart ormonale», un libro dove spiega come il nostro corpo sia condizionato dalle proprietà dei cibi che assumiamo. «Nei miei studi spiego come quello che mangiamo va a produrre determinati ormoni che ci danno segnali diversi. Mangiare tanti carboidrati infatti innalza l’insulina, aumentando il senso di fame e di stanchezza. Una corretta alimentazione ha bisogno dell’apporto delle proteine e pure dei grassi, ingiustamente demonizzati in passato, necessari per produrre la leptina, un ormone che ci fa sentire sazi e appagati, limitando di conseguenza l’apporto calorico e favorendo il dimagrimento».Ma in cosa consiste esattamente il «restart ormonale»? «Un periodo di circa 28 giorni dove cerchiamo di togliere tutto ciò che crea il desiderio di mangiare. Partendo dai carboidrati raffinati per privilegiare quelli integrali come il riso nero e la quinoa, le cui fibre impediscono di produrre troppa insulina, accompagnati ovviamente da una giusta porzione di proteine e grassi buoni. Inoltre faccio anticipare il pasto principale da un bel piatto di insalata, condito con un buon olio di oliva o aceto di mele, riducendo così il carico glicemico di quello che si va a mangiare dopo. L’obiettivo di queste 4 settimane non è quello di perdere un determinato tot di chili, bensì di creare una nuova abitudine a tavola allontanandosi dai cibi che causano dipendenza».I concetti spiegati nel libro di De Nobili vengono accompagnati a Villa Eden dagli esami su ogni singolo paziente. «Per quanto certi principi valgano per tutti, ognuno di noi ha una risposta diversa dal proprio corpo. Nel mio studio a Merano ho quindi la possibilità di lavorare in modo quasi sartoriale sui pazienti. Per quanto possa impegnarsi per mangiare correttamente, è infatti facile che un manager sempre in viaggio faccia fatica ad assumere al meglio i macro e micro nutrienti. Per questo, grazie a dei test accurati, posso valutare le carenze nutrizionali ed eventualmente correggere il tiro con dei supplementi o degli integratori. Piccoli accorgimenti che però sono fondamentali per il nostro organismo».Come si fa però a convincere i pazienti della bontà di una dieta o di un costante controllo, soprattutto quando si tratta di celebrità abituate a ottenere immediatamente tutto quello che vogliono? «È importante far capire che i risultati veri e duraturi si ottengono solo con il lavoro sul lungo termine. Ma che si può cominciare immediatamente ad apportare qualche buona abitudine nel proprio stile di vita: non c’è bisogno di aspettare l’inizio della prossima settimana per iscriversi in palestra, si può subito uscire di casa per fare una passeggiata. Anche se qualche paziente può avere un carattere un po’ più spigoloso, parto dal presupposto che se viene da me è perché comunque ha intenzione di provare a intraprendere un percorso, che sia per motivi di salute o estetici: cerchiamo di lavorare su quelle motivazioni per cominciare a raggiungere l’obiettivo desiderato».Curiosamente, De Nobili è un grande appassionato di alta gastronomia ed è pure membro della Chaîne des Rôtisseurs. «Se non si eccede con troppa frequenza e mantenendo in generale un’alimentazione equilibrata, con qualche accorgimento ci si può permettere una bella cena senza sentirsi in colpa. Proprio ieri ho partecipato a una cerimonia con un pranzo piuttosto sostanzioso: per questa ragione a cena mi sono limitato a una tisana. Che ho comunque bevuto a tavola, per un riflesso pavloviano che mi ha permesso di ingannare la mente e non sentire quella che non era vera fame ma solo lo stimolo di mangiare».Ma quindi, che consigli pragmatici darebbe a chi comunque spera di essere un po’ più in forma in vista dell’estate? «Cominciamo a eliminare il superfluo: togliendo il vino dalla tavola si possono perdere fino a 3 kg in un mese. E se si va al ristorante magari possiamo cominciare con un’insalata per poi ordinare una mezza porzione della portata principale anziché quella intera, cercando nel mentre di non avventarci sul pane. La semplice riduzione delle quantità può apportare un sensibile miglioramento. L’allungamento delle giornate permette poi di uscire e fare attività fisica, fondamentale per aumentare il metabolismo basale e sublimare gli effetti della dieta. Quindi mettetevi le scarpe da ginnastica: quello verso il benessere è un percorso lungo, da percorrere in tutti i sensi!».In questo articolo: LaDomenica
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