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Dopo il crollo della Lega alle urne, Roberto Maroni affonda Matteo Salvini: "È ora di un nuovo leader"

Elezioni 25 settembre 2022, Salvini: "Fare il presidente del Consiglio sarebbe un orgoglio"Perché il 9 maggio Putin festeggia un “quasi falso storico”Perché il 9 maggio Putin festeggia un “quasi falso storico”Una parata che trae origine da una vittoria non solo e non tutta dell'Urss,Professore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock ecco perché il 9 maggio Putin festeggia un “quasi falso storico”di Giampiero Casoni Pubblicato il 9 Maggio 2022 alle 08:20 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagermaniarussiaUSASul perché il 9 maggio Putin festeggi un “quasi falso storico” si è concentrato un bell’articolo del Mesaggero che magari con qualche forzatura di pancia rileva come il ruolo di Mosca nella fine del Secondo conflitto mondiale andrebbe non disconosciuto ma ridimensionato. Il sunto sarebbe che anche al netto delle ingenti perdite russe Regno Unito ed Usa furono molto più determinanti e che l’Urss da un lato mise suggello alla fine del conflitto ma dall’altro ne era stata miccia all’inizio.Il “falso storico” del 9 maggioStalin infatti facilitò l’avvio del conflitto con il patto Ribbentropp-Molotov per spartirsi la Polonia dopo il trattato di non aggressione del 23 agosto 1939. Il paese venne spartito in due e l’Urss, come noto, incamerò anche Lettonia, Estonia e Lituania, poi attaccò la Finlandia in una guerra che ebbe come inviato italiano un giovane Indro Montanelli. Il sunto è che da quelle azioni poi partì l’attacco di Hitler all’Europa. Militarmente parlando l’articolo riconosce che l’invasione tedesca della Russia e la controffensiva dopo le batoste alla VI armata di Paulus a Stalingrado aprì un fronte immenso che tenne le armate tedesche impegnate.Ruolo ed aiuti di Usa e Regno UnitoTuttavia il teatro di guerra fu così immenso che anche il ruolo di Usa e Gb non andrebbe sminuito. In particolare l’ingresso in guerra della gigantesca macchina logistica Usa. Senza contare che, secondo l’articolo, proprio l’Urss riuscì a mettere la firma sulla sua riscossa proprio grazie agli aiuti occidentali. Il sunto è che Vladimir Putin avrebbe ben poco da festeggiare se non ci fosse stata quella coralità di intenti che 74 anni fa permise al suo paese di fregiarsi di un ruolo di vincitore che oggi andrebbe “disegnato meglio”.Articoli correlatiinPoliticaScambio di 26 prigionieri tra USA e Russia, incluso il giornalista GershkovichinPoliticaKiev: un piano segreto contro la Russia?inPoliticaAttentato a Trump, la direttrice del Secret Service si è dimessainPoliticaUsa, Kamala Harris non le manda a dire a Donald Trump: "È un truffatore e predatore"inPoliticaFrancia, arrivata la decisione del presidente Macron: accettate le dimissioni del governo AttalinPoliticaTensioni internazionali, il Cremlino avverte: le capitali europee potrebbero diventare obiettivi di ritorsione

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