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Dalla censura allo sciopero boicottato, tutte le grane della Rai

Sangiuliano: «Quando ero direttore ho subito censure. Sarò ministro fino al 2032»Casalino: "A Draghi consiglio di parlare o lo faranno i partiti"Casalino: "A Draghi consiglio di parlare o lo faranno i partiti"Casalino da un consiglio a Draghi: "Deve parlare di più,Guglielmo sennò lo faranno - male - i partiti". di Riccardo Castrichini Pubblicato il 16 Febbraio 2021 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagovernoMario Draghi#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il portavoce dell’ormai ex premier Giuseppe Conte, Rocco Casalino, è intervenuto a Quarta Repubblica per parlare del suo nuovo libro e ne ha approfittato anche per fare un punto sulla situazione venutasi a creare nel Paese con l’arrivo a Palazzo Chigi di Mario Draghi. A quest’ultimo Casalino si sente di mandare un messaggio, o meglio un consiglio, ovvero quello di parlare e comunicare di più e in maniera chiara, dato che questa strategia del silenzio potrebbe non pagare, ma anzi complicare le cose. “Penso che Mario Draghi sarà obbligato a parlare e a comunicare – dice l’ex portavoce – C’è una maggioranza variegata, molto litigiosa. Vedo che alcuni non riescono ad abbandonare la scena. Il rischio è che se lui sta in silenzio, parleranno i leader dei partiti e diranno cosa diverse“.LEGGI ANCHE: Rocco Casalino: “Se ci fosse una pillola per diventare etero, la prenderei”Casalino: “A Draghi consiglio di parlare”Poi le parole dell’ex portavoce di Conte si soffermano anche sul difficile momento vissuto dal premier per il quale prestava servizio e per la grande ingiustia, a suo dire, subita. “Ho sofferto perché ho vissuto come un’ingiustizia quello che ha subìto Conte. Chi è stato? Renzi”. Un mese vissuto alla ricerca dei numeri in Parlamento che poi non sono mai arrivati e lo scontro con la realtà: il momento di Conte e a Chigi era terminato.“Non ho mai detto che avremmo asfaltato Renzi in Parlamento. Pensavamo sì – aggiunge Casalino – che i numeri ci fossero: erano talmente tanti i parlamentari che esprimevano stima per Conte, pensavamo di riuscire a trovare i numeri. È come se il disegno ci fosse già. Il nome di Draghi veniva fatto anche da altri, probabilmente c’era già un disegno di cui non ci siamo accorti”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"

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