Stalker del manifesto, la vittima: "Non è mio marito, ne sono certa"Tagli alle pensioni dei perseguitati razziali,analisi tecnica Mef smentisceTagli alle pensioni dei perseguitati razziali, Mef smentisceTagliati nel decreto fiscale i fondi per le pensioni dei perseguitati razziali, come i sopravvissuti alla Shoah. Il governo smentisce e precisa. di Paola Marras Pubblicato il 29 Ottobre 2018 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatarazzismo#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}L’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane denuncia che nel decreto fiscale il governo prevedeva un taglio pari a 50 milioni che avrebbe di fatto azzerato le pensioni di guerra e per i perseguitati politici e razziali. “Non abbiamo neanche il coraggio di informarne i sopravvissuti” della Shoah, afferma Noemi Di Segni. Il sottosegretario all’Economia Laura Castelli smentisce e chiarisce: “Gli importi cancellati fanno riferimento ad avanzi di bilancio derivanti dalla normale diminuzione del numero degli assistiti”.La denuncia dell’Ucei“Apprendiamo con incredulità che nell’allegato tabellare al Decreto Legge n. 119/18 (decreto fiscale, ndr) si prevede, tra le riduzioni delle dotazioni finanziarie delle spese dei ministeri, anche un importo pari a 50 milioni del ‘sostegno in favore dei pensionati di guerra e dei perseguitati politici e razziali’, che verrebbe quindi eliminato, di cui oggi sono assegnatari, sotto forma di indennizzo, i sopravvissuti alle persecuzioni razziali del regime fascista e i perseguitati politici antifascisti, in base alla L. n. 96 del 1955. Non ci sono ancora chiari la competenza temporale e il computo che sarà fatto, non è questo il cuore del problema che desideriamo condividere, ma rappresentarne il volto morale“, denuncia Noemi Di Segni, presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, in una lettera inviata a La Stampa.“Non riusciamo in alcun modo a comprendere come si possa mai ipotizzare di utilizzare questi fondi per la copertura di altre, pur legittime ma ben diverse, esigenze fiscali del Paese, andando a colpire migliaia di cittadini per lo più molto anziani, che hanno vissuto sulla propria pelle gli orrori della guerra, delle persecuzioni e delle discriminazioni politiche e razziali, persone che hanno visto la propria vita segnata da quella vicenda terribile che ha caratterizzato in modo indelebile il Novecento con l’occupazione nazifascista, a partire dai provvedimenti del ’38 e con la successiva deportazione nei campi di sterminio” prosegue quindi Di Segni.“Non abbiamo neanche il coraggio di informarne i sopravvissuti, di quanto sta accadendo, che con infinito coraggio affrontano nei loro nuclei famigliari, dinanzi a studenti e insegnanti l’impegno di raccontare gli orrori della Shoah, narrando l’inenarrabile, e dover leggere nei loro occhi il senso di desolazione e abbandono” sottolinea quindi la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. “Quale ente che rappresenta tutti gli ebrei italiani non possiamo che invitare governo e Parlamento a riconsiderare la scelta fatta e valutare ogni possibile rimedio amministrativo, legislativo o emendativo al fine di giungere ad una soluzione che non intacchi il lungo percorso fatto in questi ultimi 75 anni di ricostruzione del Paese, permettendo così a chi ha vissuto quel buio periodo della storia e a chi ha subito persecuzioni per difendere i valori oggi sanciti nella nostra Costituzione, di continuare, per ancora una manciata di anni, di poter vivere, o meglio, sopravvivere” viene quindi chiesto.Il Mef smentisce i tagli“Smentiamo in modo categorico che sia stato tolto anche solo un euro dall’assegno per le vittime delle leggi razziali e per i perseguitati dal fascismo per motivi politici” chiarisce però a stretto giro il sottosegretario all’Economia, Laura Castelli. “Si tratta di avanzi. – chiarisce – Abbiamo pagato e pagheremo tutti. Queste sono risorse non spese e non riguardano il futuro. Si tratta di uno spostamento di soldi non utilizzati”. L’importo da 50 milioni viene così rimesso a disposizione del bilancio generale dello Stato, per erogare ssegni da circa 500 euro al mese diretti ad alcune migliaia di persone. L’avanzo di bilancio è derivante unicamente dalla diminuzione del numero degli assistiti. L’Ucei accoglie con sollievo questa precisazione.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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