Nordio “Nessun conflitto con il Colle” - ilBustese.itEconomia>Coronavirus Italia,trading a breve termine da gennaio 2020 oltre 9mila imprese in menoCoronavirus Italia, da gennaio 2020 oltre 9mila imprese in menoIl coronavirus colpisce duro l'Italia: tra gennaio e marzo, 9mila imprese in meno rispetto al 2019.di Riccardo Castrichini Pubblicato il 18 Aprile 2020 alle 11:11| Aggiornato il 17 Settembre 2020 alle 13:35 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataCoronavirus#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Il coronavirus sta avendo un impatto devastante sull’economia italiana e l’analisi di Unioncamere sulla natalità e mortalità delle imprese del nostro paese nel primo trimestre dell’anno conferma purtroppo il trend assai negativo. In Italia sono oltre 30mila le imprese in meno nei primi tre mesi del 2020 contro un calo di 21mila nello stesso trimestre del 2019. É il saldo peggiore dagli ultimi 7 anni, con un più 9mila nel numero di aziende scomparse dal panorama economico nazionale. Nello specifico tra gennaio e marzo si registrano 96.629 nuove aperture, a fronte di 114.410 dello stesso trimestre dell’anno precedente, e 126.912 chiusure contro le 136.069 del 2019.LEGGI ANCHE: Coronavirus, Istat: “Effetti senza precedenti sull’economia in Italia”Coronavirus, in Italia 9mila imprese in menoQuesto il commento di Unioncamere ai dati:“Gli effetti conseguenti allo stato di eccezionalità in cui l’economia reale si sta muovendo appesantiscono il risultato di un bilancio che nei primi tre mesi dell’anno chiude sempre in rosso per effetto delle chiusure comunicate sul finire dell’anno precedente. In netto calo sia le iscrizioni che, in misura minore, le cessazioni”. L’associazione sottolinea poi che a pagare maggiormente di una situazione di questo tipo sono naturalmente i lavoratori: “La sospensione, anche se temporanea, delle attività produttive per fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19 ha, fra le altre cose, causato per 3,7 milioni di lavoratori il venir meno dell’unica fonte di reddito familiare”.I più colpiti sono i lavoratoriLa Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, in base a questi dati ha emesso una nota in cui sottolinea che “ad essere più colpite le coppie con figli (1.377 mila, 37%) e genitori soli (439 mila, 12%) con il rischio di non riuscire a fronteggiare le spese quotidiane. Un dato preoccupante se si considera che ben il 47,7% dei lavoratori dipendenti dei settori che hanno chiuso guadagnava meno di 1.250 euro mensili e il 24,2% si trova addirittura sotto la soglia dei mille euro. È quanto emerge dall’analisi della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro COVID-19: aumentano le famiglie in ristrettezza economica”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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