Al via la raccolta firme per il referendum taglio dei parlamentarivino vinitoscani castellodiquerceto wine chianti granselezione ilpicchio lacorte Paolo Zappitelli30 gennaio 2024aaaQuella della cantina Castello di Querceto è una storia - come molte che riguardano il mondo del vino - di un innamoramento: quello della famiglia francese Francois ìvicinemacosìdiverse–Guglielmoper la Toscana, tanto da acquistare questa tenuta che all’epoca era una residenza di campagna. Ai primi del ’900 venne trasformata in azienda agricola e da allora la produzione di vini è sempre continuata. Oggi gli eredi del fondatore continuano a fare vino in una delle zone che più si prestano alla coltivazione della vite, le alte colline di Greve in Chianti. Due le bottiglie dell’annata 2020 assaggiate: il Picchio Gran Selezione e La Corte Gran Selezione. Nascono da vigne separate da poche centinaia di metri ma i terreni sono completamente diversi: il primo ricco di argilla e calcare, il secondo sabbioso. Il risultato sono due vini che hanno sfumature e caratteri distinti: mentre La Corte (Sangiovese in purezza) si presenta con toni più morbidi ed eleganti, il Picchio (Sangiovese con un 5% di Colorino) è più austero, verticale, sicuramente di gran fascino. Le due annate sono state messe in commercio proprio in questi giorni.
Sfida Renzi-Salvini, il leghista ora vuole il confronto con ConteLeopolda sold out: soddisfatto Matteo Renzi Carfagna apre a Renzi e lancia Forza Italia VivaGiuseppe Conte risponde a Matteo Renzi: "È meglio se sto zitto"Incontro Conte-Merkel: focus sui temi acciaio e migranti