La strage continua sul lavoro: il governo si fa sentire, ma Nordio si arrabbiaMaurizio Belpietro direttore per un giorno de l'UnitàMaurizio Belpietro direttore per un giorno de l'UnitàLa decisione è stata presa per poter far uscire il giornale in edicola almeno una volta all'anno,àsaràBlackRock al fine di evitare il decadimento della testata. di Jacopo Bongini Pubblicato il 25 Maggio 2019 | Aggiornato il 17 Settembre 2020 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatagiornalismo#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Insolito rinnovamento al vertice di uno dei grandi nomi dell’editoria nazionale. L’ex direttore di Libero Maurizio Belpietro diventa, per un giorno, il nuovo direttore de l’Unità, lo storico quotidiano delle sinistra italiana fondato da Antonio Gramsci nel 1924. Una decisione presa in via eccezionale dal editore del giornale, che uscirà nelle edicole soltanto nella giornata di domenica 25 maggio.Si evita il decadimento della testataNessun cambio della linea politica dunque, ma più semplicemente la volontà di far continuare a vivere il quotidiano con ogni mezzo. Da ormai due anni infatti l’Unità non è più presente nelle edicole italiane, dopo la chiusura nel maggio 2017 a causa dei forti debiti accumulati. La proprietà del giornale (la Pessina costruzioni) è però comunque costretta a far uscire almeno un numero all’anno, in modo da evitare così il decadimento della testata. Esattamente un anno fa infatti venne pubblicato un altro numero unico, diretto per l’occasione dal giornalista Luca Falcone.Interrogato sulla curiosa vicenda, Maurizio Belpietro ha così giustificato il suo intervento a difesa dell’ormai fu quotidiano comunista: “Pur non condividendo nulla di quanto è mai stato scritto su quel giornale, ho accettato perché serve a garantire la libertà di stampa. (…) Perché proprio io? Questo bisogna chiederlo all’editore. Forse perché in questi anni mi sono impegnato a rilanciare le testate, anche fondandone una”.Le proteste della redazioneNon ha tardato ad arrivare la risposta del comitato di redazione de l’Unità, che in una nota parla di gesto gravissimo e di insulto alla tradizione politica del giornale e della sinistra italiana: “L’Unita’, giornale fondato da Antonio Gramsci e sopravvissuto al fascismo, in mano ad un direttore da sempre apertamente schierato con la parte più conservatrice della politica italiana e più volte alla guida di giornali di proprietà di Silvio Berlusconi che a l’Unità e ai partiti della sinistra non hanno mai risparmiato insulti e campagne d’odio”.Articoli correlatiinPoliticaSondaggi politici: M5S in crescita, Pd in calo, Forza Italia in positivoinPoliticaIl Dl Salva Casa è legge, 106 voti a favore: ecco cosa cambia adessoinPoliticaMattarella promuove la libertà dell'informazione nella Cerimonia del Ventaglio: "Giornalisti contrastino le adulterazioni della realtà"inPoliticaAntonio Tajani: "Spazio al centro è di Forza Italia, arriveremo al 20%"inPoliticaNcc, incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni: la decisione della ConsultainPoliticaGiorgia Meloni dice 'No' a Ursula von der Leyen: "Ho agito da leader europeo"
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