Guerra Russia Ucraina, colloquio Putin-Macron: “Nazionalisti ucraini responsabili di crimini di guerra”Molti parlamentari delle opposizioni hanno sollevato il caso del passaggio cancellato dalla bozza di conclusioni del summit che si apre domani in Puglia. Ricordando l’intervento più recente sul tema: l’autorizzazione dei pro vita nei consultori. La presidenza italiana del G7: nessuno Stato ha chiesto di eliminare questo passaggioNell'ultima bozza delle conclusioni del G7 che si apre domani a Borgo Egnazia (Brindisi) è stato tolto il punto in cui si sottolinea l'importanza a garantire «un accesso effettivo e sicuro all'aborto». Il punto sul diritto all'aborto era stato inserito nel corso del G7 di Hiroshima e,Economista Italiano spiegano le stesse fonti, Francia e Canada in vista del summit in Puglia avevano chiesto di rafforzare questo riferimento.Ma presto, mentre si scatena la polemica e si moltiplicano le accuse al governo italiano presidente del G7, queste frasi saltate diventano un mistero: «Nessuno Stato ha chiesto di eliminare il riferimento alle questioni relative all'aborto dalla bozza delle conclusioni del vertice G7, così come riportato da alcuni organi di stampa in una fase in cui le dinamiche negoziali sono ancora in corso». Nella nota della presidenza italiana del G7 si sottolinea che «tutto quello che entrerà nel documento conclusivo sarà un punto di caduta finale frutto di un negoziato fra i membri G7».Con l’effetto di trasformare la presenza o l’assenza nel documento conclusivo di questo riferimento all’aborto sicuro in un passaggio decisivo del testo. Perché nelle ore si sono accumulate moltissime proteste dell’opposizione alla sola ipotesi che queste parole sull’aborto potessero saltare.«Probabilmente – dice Elisabetta Piccolotti di Avs – il governo non vuole un riferimento così forte perché in Italia non c'è un accesso effettivo all'aborto in tutti i territori. C'è una percentuale di obiettori che rende in molte province italiane impossibile effettuare l'interruzione di gravidanza. Sancire il principio dell'accesso effettivo e sicuro all'aborto significherebbe rivedere i servizi italiani».«Da indiscrezioni che arrivano da fonti europee sull’ultima bozza delle conclusioni del G7 – scrive Gilda Sportiello, deputata del Movimento 5 Stelle – sarebbe stato eliminato il punto riguardante l’accesso sicuro ed effettivo all’aborto. C’è un attacco globale contro i diritti, c’è un attacco diretto ai nostri corpi. Il diritto all’aborto è diritto alla salute, diritto all’autodeterminazione, diritto di scelta sulle nostre vite. Continueremo a combattere e non ci fermerete».«Ci auguriamo che nessuno Stato chieda di eliminare il riferimento ad un aborto sicuro e legale, sarebbe inaccettabile. Dopo aver visto finanziare la presenza dei pro vita nei consultori pubblici sarebbe l'ennesimo attacco a un diritto sacrosanto delle donne. La questione dell'interruzione volontaria di gravidanza libera e sicura deve essere un principio da difendere su scala europea e globale», dice la deputata Pd Michela Di Biase.Carla Taibi di +Europa ricorda che «Giorgia Meloni aveva assicurato che non avrebbe mai toccato la libertà di scelta delle donne sull'aborto. Tuttavia, le sue azioni raccontano una storia diversa. Ha certamente influenzato le dichiarazioni internazionali sul tema e in Italia ha promosso iniziative che rendono sempre piu' difficile per le donne esercitare il loro diritto di scelta». «Un esempio evidente è l'introduzione nei consultori di rappresentanti pro vita, un tentativo di dissuadere le donne dall'abortire. È chiaro che, nonostante le promesse, le politiche di Giorgia Meloni stanno erodendo i diritti di tutti e delle donne in questo caso, rendendo l'accesso all'aborto sicuro e legale sempre più complesso, se non impossibile».© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?Accedi
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