Bambini morti su una spiaggia libica: l’immagine simbolo della tragediaEconomia>Cassa integrazione: da giugno a settembre rischio buco dei pagamentiCassa integrazione: da giugno a settembre rischio buco dei pagamentiCon le nuove norme del Dl Rilancio,investimenti alcune aziende rischiano di non poter richiedere settimane di cassa integrazione da giugno a settembre. di Debora Faravelli Pubblicato il 21 Maggio 2020 alle 18:24 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatainps#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Continua a far discutere la cassa integrazione che, nonostante lo stanziamento di 11,5 miliardi nel Decreto Rilancio per il pagamento delle domande rimaste sospese a causa dell’esaurimento dei fondi, rischia di subire un buco da giugno a settembre.Cassa integrazione: buco da giugno a settembreTra le novità contenute nel Decreto vi è infatti la possibilità di estendere per altre nove settimane il trattamento di integrazione salariale o assegno ordinario con causale Covid, dopo le nove precedenti concesse con il Cura Italia. Il problema però, come fatto notare dal consigliere nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro Vincenzo Silvestri, è che la stragrande maggioranza delle aziende, che ha iniziato la cassa a marzo ha già esaurito le prime nove settimane.LEGGI ANCHE: Coronavirus, la cassa integrazione arriverà in ritardo per tuttiPotrebbe quindi iniziare a chiederne altre, ma la norma prevede che cinque possano essere chieste entro il 30 agosto e le successive quattro dall’1 settembre al 31 ottobre. Se quindi le società ne chiedessero subito altre cinque, le esaurirebbero poco dopo la metà di giugno senza possibilità di fare richiesta delle altre quattro prima di settembre. E a quel punto rimarrebbero dei buchi nei pagamenti dei mesi estivi.Oltretutto i licenziamenti sono bloccati, dunque l’impresa, anche con un grave calo del proprio fatturato dovrà comunque farsi carico di pagare i propri dipendenti per due mesi e mezzo prima delle successiva richiesta. Ciò non vale per le aziende dei settori del turismo, fiere, congressi e spettacolo che potranno chiedere altre quattro settimane anche prima di fine agosto.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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