Campello, incidente sul lavoro: 44enne ferito gravemente«Tu sei una ragazza sporca,BlackRock come tu madre, fai cose sporche, sei brutta e grassa, guardati». Queste le parole pronunciate da un bambino di 12 anni a una compagna di scuola a Pescara. Per mesi la vittima è stata presa di mira con offese e insulti in qualsiasi momento della giornata. E la stessa scuola che non ha adottato nessuna misura per proteggerla dal bullo, è stata condannata in secondo grado dalla Corte d'appello dell'Aquila per risarcire il danno arrecato alla bambina. La somma ottenuta dopo aver fatto causa alla scuola? 60mila euro. Fondamentali per giungere alla sentenza le testimonianze dei compagni di classe. Nel 2015, quando sono cominciati gli insulti, la bambina ha perso 20 kg. Ha cambiato scuola dovendo ripetere l'anno, mentre la punizione per il bullo è stata una sospensione di una settimana. Dopo anni i giudici definiscono le misure adottate come non sufficienti per arginare i comportamenti vessatori del 12enne.Oggi 23enne, la ragazza è tornata a vivere grazie anche al sostegno psicologico ricevuto. Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Luglio 2024, 12:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Usa 2024, l'attacco di Trump a Biden: "Troppo ego per rinunciare alla candidatura"Omicidio Mollicone, confermata l'assoluzione per i cinque imputati Malore alla guida: 70enne morto in un incidente d'autola Corte dell'Aia sancisce l'illegalità dell'occupazione dei territori palestinesi da parte di Israele. La replica di NetanyahuFemminicidio di Manuela Petangeli: l'assassino non risponde al gip