Zan contro Vannacci: “Il trasferimento non è sufficiente”Primario lancia l'allarme: "Mancano farmaci e posti letto,Campanella siamo all'inferno"Primario lancia l'allarme: "Mancano farmaci e posti letto, siamo all'inferno"La sanità italiana del dopo Covid ancora in ginocchio ed un primario lancia l'allarme: "Mancano farmaci e posti letto" di Giampiero Casoni Pubblicato il 18 Aprile 2023 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservatafarmaciitaliaSanità#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0, 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}La sanità italiana del dopo Covid al lumicino come e più di prima ed un primario lancia l’allarme: “Mancano farmaci e posti letto, siamo all’inferno”. Lucio Pastore dirige il pronto soccorso del Veneziale di Isernia e su Today non ci gira intorno, per lui quello è un “ritorno agli inferi”. Lo sfogo del sanitario di prima linea arriva in realtà un post su Facebook. Pastore sarebbe prossimo alle pensione ed è tornato in servizio, dove ha trovato un sistema sanitario “dato ai vermi”. Ha scritto il medico: “Ho trovato una situazione ancor più disastrata dove il rischio di errore clinico è sempre più alto. Non c’è mai limite al peggio”.Primario lancia l’allarme: “Mancano i farmaci”“Cominciano a mancare farmaci e presidi sanitari, non è possibile eseguire importanti come l’emogasanalisi perché i tre apparecchi, presenti nella struttura ospedaliera non sono funzionanti”. E poi: “Non si trovano posti per pazienti particolari, come quelli psichiatrici, né in regione né nelle regioni vicine e siamo costretti a trattenerli in pronto soccorso con rischi enormi“.Troppi accessi e diagnosi imperfettePoi a considerazione per cui “per la mole di accessi non si ha tempo di valutare con accuratezza i pazienti e il rischio di commettere errori clinici è elevato. Dobbiamo lavorare con personale medico, che comunque ringraziamo, che non conosce bene la lingua ed è un ulteriore problema nel front office. La paura di sbagliare spinge a una medicina difensiva con richieste continue di esami e consulenze e accumulo di pazienti nei nostri locali”.Articoli correlatiinCronacaIncidente sull'autostrada Messina-Catania: un ferito graveinCronacaOlimpiadi Parigi 2024: Angela Carini si ritira dall'incontro con Imane KhelifinCronacaBoxe, Angela Carini si ritira. Il commento di La Russa: "L'aspetto in Senato per abbracciarla"inCronacaAfragola, rapina per coprire abusi sessuali: arrestati due frati e altre quattro personeinCronacaEstate 2024: 5 festival da non perdere in FranciainCronacaUfo avvistato a Ibiza: un video su TikTok mostra l'oggetto volante non identificato
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