Ikea ritira set di piatti, ciotole e tazze per rischio di rottura e ustioni: le serie a rischio ritirate da IkeaEconomia>Tonfo della produzione industriale: spunta l'incubo recessioneTonfo della produzione industriale: spunta l'incubo recessioneTonfo della produzione industriale: spunta l'incubo recessione per l'Eurozona su cui grava la situazione specifica dell'Italia secondo Codacons ed Istatdi Giampiero Casoni Pubblicato il 14 Gennaio 2023 alle 18:44| Aggiornato il 15 Gennaio 2023 alle 09:25 Condividi su Facebook Condividi su Twitter © Riproduzione riservataconfindustriacrisiitalia#speakup-player{ margin: 0 !important; max-width: none !important;min-height: 85px !important; padding-bottom: 25px !important; padding-top: 10px!important;}#speakup-player:empty::after{ align-items: center; background-color:#fff; border-radius: 0.5rem; box-shadow: 0 12px 24px rgba(0,criptovalute 0, 0, 0.12);font-family: sans-serif; content: 'Loading...'; display: flex !important;font-size: 13px; font-weight: bold; line-height: 1; justify-content: center;min-height: 50px; text-transform: uppercase;}#speakup-player:empty{ display:block;}Argomenti trattatiTonfo della produzione industrialePerché la crescita potrebbe rallentareI “pessimi segnali” che vede CodaconsUna ripresa che fatica ed un tonfo che si avvicina: è quello della produzione industriale a a traino del quale per l’Italia spunta l’incubo recessione. La flessione maggiore è stata sull’energia e le prospettive sul Pil per il 2023 sono al ribasso. Dopo gli ammonimenti dei mesi scorsi di Confindustria arrivano altri dati: sono quelli per cui a novembre 2022 la produzione industriale è stata ancora in calo per il terzo mese consecutivo.Tonfo della produzione industrialeDi quanto? Dello 0,3% rispetto a ottobre e del 3,7% rispetto al 2021. I dati Istat disegnano una discesa che per imprese e consumatori è fonte di preoccupazione. In termini collegiali quei dati vanno ad incidere negativamente sulle performance dell’economia. Insomma, l’ombra di una recessione nell’Eurozona ha una “coda” che guarda e copre lo stivale. L’inflazione è il nodo cruciale, anche se pare sia in lieve decelerazione a fine 2022. Il dato è che comunque continua a viaggiare sulle due cifre (+11,6% a dicembre).Perché la crescita potrebbe rallentareLa crescita dunque potrebbe rallentare anche in Italia. E lo scenario Istat di dicembre? Il Pil italiano è cresciuto nel 2022 (+3,9%) ma rallenterà nel 2023 e non di poco (+0,4%). E l’industria italiana? I dati sono poco confortanti: produzione in calo anche se su un range minore dei mesi scorsi ma marcata sull’annuale. Istat dice che a novembre la flessione maggiore ha riguardato l’energia (-4,5% sul mese e -16,2% sull’anno). Poi i beni di consumo (-0,4% mensile e -2,6% annuo). Perché si parla di recessione?I “pessimi segnali” che vede CodaconsL’Unione nazionale consumatori è chiara: “Solo se decollano le imprese possono tornare a produrre a pieno regime, altrimenti non avranno ordinativi. E l’economia rallenterà ancora”. Parla di “pessimo segnale” anche il Codacons: inflazione e caro-bollette sono “una seria minaccia per il Paese, affossando gli indicatori economici”.Articoli correlatiinEconomiaAeroporti bloccati e voli cancellati in tutto il mondo: guasti tecnici mettono a rischio le vacanze estiveinEconomiaLe novità per la pensione di vecchiaia dal 2027inEconomiaAnalisi dei crolli in Borsa: cause e conseguenzeinEconomiaSocial card "Dedicata a te": aumento dell'importo e nuove modalità di distribuzioneinEconomiaA novembre l’edizione nr. 7 del Mese dell’educazione finanziariainEconomiaAntitrust avvia istruttoria su 6 influencer: chi sono?
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