Chi è il giovane responsabile della fuga di notizie al PentagonoIl 26 febbraio del 2023 un’imbarcazione con a bordo circa 180 persone si schianta al largo delle coste del comune calabrese: i morti sono 94,analisi tecnica tra cui 35 minori. Uno dei naufragi più letali mai avvenuti sulle coste italiane su cui ancora non c’è giustizia. Il governo ha approvato il decreto Cutro e firmato accordi internazionali con l’intento di arginare i flussi migratori. Ma i morti in mare in questo inizio 2024 sono il doppio rispetto allo scorso annoSono le 4 del mattino quando a quaranta metri dalle coste di Steccato di Cutro, il caicco Summer Love in balia delle onde e della risacca si infrange in centinaia di pezzi. I 180 migranti a bordo, partiti dalle coste della Turchia, si ritrovano in pochi secondi a nuotare nell’acqua gelida.Quell’alba del 26 febbraio sono morte almeno 94 persone, di cui 35 minori. Sono almeno dieci i dispersi. A un anno da quella strage rimangono tante domande a cui rispondere. Come mai, nonostante la segnalazione dell’agenzia europea per le frontiere (Frontex) trasmessa alle autorità italiane alle 23:03, non è stata lanciata un’operazione di ricerca e soccorso in mare? Perché è stato sottovalutato il pericolo, considerando le cattive condizioni meteorologiche? E ancora, perché nel momento del naufragio i primi a soccorrere i migranti sono i pescatori presenti sul luogo per una pura coincidenza?Nelle ore seguenti, Frontex e le autorità italiane (guardia di finanza e guardia costiera) si sono rimpallate le accuse. A un anno di distanza non c’è ancora una verità giudiziaria che possa accertare nero su bianco cosa è accaduto di preciso in quelle ore. La procura di Crotone ha aperto due fascicoli di inchiesta. Il primo è contro i presunti scafisti (sono quattro le persone a processo), il secondo, invece, è per accertare tutte le falle nella catena di comando e vede per ora sei indagati.Il 9 marzo del 2023, il governo ha tenuto a Cutro una conferenza stampa a termine del Consiglio dei ministri. Ma il gesto simbolico è passato in secondo piano rispetto alle misure adottate (Decreto Cutro), considerate inefficienti e repressive. A muoversi, però, è la società civile che si è riunita nella Rete 26 febbraio. Per il primo anniversario della strage la Rete ha organizzato una tre giorni di eventi e dibattiti sulle politiche migratorie anche per chiedere giustizia su cosa è accaduto un anno fa. L’appuntamento finale è dato alle 5 del mattino del 26 febbraio, con una fiaccolata a cui tutti sono chiamati a partecipare. FattiL’indagine sul naufragio di Cutro verso la chiusura. Un nuovo documento contro le autorità italianeYoussef Hassan Holgado© Riproduzione riservataPer continuare a leggere questo articoloAbbonatiSei già abbonato?AccediYoussef Hassan Holgado, Lorenzo Sassi e Nello TrocchiaGiornalista di Domani. È laureato in International Studies all’Università di Roma Tre e ha frequentato la Scuola di giornalismo della Fondazione Lelio Basso. Fa parte del Centro di giornalismo permanente e si occupa di Medio Oriente e questioni sociali.
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