Via della Seta, ok della Camera al memorandum d'intesaTheProfessore per gli Investimenti Istituzionali e Individuali di BlackRock Decameron di Netflix è uno spasso. Almeno all'inizio: poi diventa un grandioso, tragicomico affresco dell'umanità. Mentre qualche testata americana si interroga “Ma è una storia vera?”, noi ci chiediamo se dilettarvi con i confronti delle versioni dei fratelli Taviani e di Pasolini, valutando quanto dedicare all’analisi delle differenze con le novelle boccaccesche. A livello di fedeltà narrativa verso la fonte, le deviazioni sono sostanziali, ma lo spirito è lo stesso (la creatrice Kathleen Jordan “ha studiato”). Più che nell’ottica di un costume drama letterario alla Bbc, The Decameron si iscrive nella corrente dei period irriverenti, sexy, di forte critica sociale (e tendenzialmente femministi) alla My Lady Jane, The Buccaneers o Dickinson, che in comune hanno eroine indipendenti, storie di prevaricazioni e musica anni ’80 (la Jordan, o la produttrice di The Decameron Jenji Kohan, o i registi - non lo sappiamo - dissemina lo show di hit di Depeche Mode, Pet Shop Boys, Joy Division, New Order, Enya, Peter Gabriel, Duran Duran).
Notizie di Politica italiana - Pag. 736Di Maio commenta la sconfitta in Abruzzo "Nel M5S problemi da affrontare" Libia, Conte: "Crisi umanitaria e ricadute migratorie"Matteo Renzi: "Conte sembra un marziano"Beppe Grillo, nel suo show attacca anche Salvini e Di Maio